Scambi di posizione

Bene ha fatto Giorgio ad evidenziare un aspetto venuto fuori da un articolo online, ovvero una piccola grande norma per fortuna applicata e fatta rispettare nel PD: il limite a tre mandati.

Oltre ai nomi citati da Giorgio, “grazie” a questa norma c’è potuto essere un forte innovamento nelle liste e negli attori politici del centrosinistra. Non è stato indolore, perchè rinunciare ad avere le capacità e le competenze di persone come Marco Andracco, Gianni Sciolè o Nuccio de Bonis in Consiglio è stato un bel sacrificio.

Detto questo, credo che ne sia valsa la pena e non è esagerato dire che l’unica seria operazione di rinnovamento effettivo è stata svolta dal PD all’interno del centrosinistra, che invece in molti casi non ha saputo avere altrettanto coraggio. E dire che comunque per il meccanismo elettorale è più facile trovare spazi per gli esordienti che altrove: ad esempio a Imperia è bastato arrivare nei primi 7 di lista nel PD (cosa successa per molti esordienti), in altri partiti in cui è stato eletto un solo rappresentante è ovviamente molto più difficile per uno “novello” farsi spazio.

Ci sono cose che non riesco a spiegarmi: ad esempio perchè non si sia saputo evidenziare questa nostra capacità, di cui avremmo avuto probabilmente andare molto più orgogliosi e perchè viceversa buona parte della parte rimanente del centrosinistra “giochi” a rappresentare innovazione e modernità, mentre sarebbe molto più credibile per loro (a parer mio almeno) rappresentare la sinistra “tradizionale”.

Informazioni alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

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