Sno sempre stato a favore di uno stato federale, ovvero gli Stati Uniti d’Europa. Credo che un avvicinamento delle decisioni al luogo dove prendono forma possa essere un grande stimolo per chi ha responsabilità a fare bene, nel giusto nome della sussidiarietà, che è uno di quei termini che fa tanto figo citare, senza saperne mai di preciso il significato.
Le cose hanno sempre due lati però, tant’è che fenomeni deteriori della politica vengono spesso dal basso, come clientelismo e familismo esasperati e spesso correlati: a proposito di quest’ultimo aspetto, pensate che mi hanno raccontato che c’è un capoluogo di Provincia che ha avuto come Sindaci un padre e due suoi figli (un nipote è diventato solo vicesindaco, a dimostrazione che non c’è spazio in politica per i giovani).
Detto questo, il modello federale può funzionare e bene. La presidente di Confindustria è preoccupata dei ritardi che il federalismo può prendere e propone quindi che possano partire in anticipo Lombardia, Veneto e Piemonte. Premesso che si tratterebbe di una soluzione di ripiego, perchè l’interesse primario al massimo dovrebbe essere quello di dare un’accelerata al processo federativo in tutta Italia, credo che sia una stupidaggine. Esiste un processo differente relativo all’Europa, le cosiddette “Due velocità”, che però funziona al contrario, gli Stati che se la sentono fanno assieme delle cose che altrimenti farebbero da soli. Inoltre, manca ancora un’idea chiara su cosa si vorrebbe fare concretamente col federalismo, ovvero quali competenze sono rivendicate dalle Regioni.
Nel frattempo, faccio una domanda sul piano Marcegaglia: lei ha pensato a Piemonte, Lombardia e Veneto, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono già regioni a Statuto Speciale… Mi pare si voglia tener fuori qualcosa. Se vi viene in mente che cosa, fatemelo sapere. E se riuscite a scoprire il capoluogo di provincia di cui sopra, anche quello, che sono curioso.
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