Quante menzogne su un emendamento
2 aprile 2014 Lascia un commento
Durante il Consiglio Provinciale del 31 marzo scorso, erano in discussione 4 pratiche relative ai problemi rifiuti:
una nostra interrogazione, una delibera – che in sostanza era una presa d’atto – e due connesse alle variazioni del piano provinciale.
L’interrogazione riguardava la fase di post-gestione della vecchia discarica Ponticelli e non è stata riportata da nessun media. Pazienza. Le due variazioni al piano sono state poi ritirate, in quanto la maggioranza non era in grado di garantire da sola il numero legale e noi non eravamo disposti a mantenerlo.
La prima delibera – presa d’atto è stata portata in Consiglio dall’assessore, come supporto alla discussione. In buona sostanza, si tratta di una serie di affermazioni lapalissiane e indiscutibilmente vere – indipendentemente dal fatto che si condividano o meno – riguardo una serie di provvedimenti attuati in ambito rifiuti e che nel dispositivo – ovvero la parte “deliberante” – sono contenute solo tre enunciazioni:
1) di prendere atto che sono in corso di attuazione le previsioni pianificatorie previste dal vigente Piano Provinciale di gestione integrata dei rifiuti;
2) di prendere atto che dovrà essere aggiornato il crono programma degli interventi (omissis) ;
3) di dare atto che il presente atto non comporta impegno di spesa;
Si tratta di tre enunciazioni di tutta evidenza e difficilmente contestabili, e non contestate in commissione da nessuno. Attenzione: dire che quello che c’è scritto è vero non significa condividere gli atti di pianificazione che vi sono contenuti, e nella dichiarazione di voto questo è stato dichiarato molto chiaramente. Ribadisco: il PD ha sempre votato contro a tutti gli atti di pianificazione sul tema dei rifiuti.
Per questo, abbiamo pensato di proporre l’unico emendamento che aveva qualche possibilità di passare – nonostante il parere contrario dell’Ing. Lauretti – in quanto noi come opposizione siamo solo in 8 e i consiglieri sono 24, ovvero stabilire in una delibera provinciale che non si inserisca più nessun altro impianto di trattamento rifiuti in località Collette Ozotto, oltre a quelli già previsti. Certo, questo vuol dire prendere atto che nell’attuale pianificazione è previsto un Lotto 6. A me sembra ne abbiano preso atto un po’ tutti che nel Piano Provinciale sia previsto un Lotto 6, Comitati inclusi, altrimenti nessuno avrebbe protestato in questi mesi e il problema “nuova discarica” non si sarebbe posto. Proporre quindi su una presa d’atto un emendamento non vuol dire essere d’accordo che questo dannatissimo lotto debba essere realizzato a tutti i costi, ma si stabilisce che ora davvero basta a Bussana rifiuti, sia che si tratti di un nuovo lotto o un nuovo impianto di trattamento.
Perchè scriverlo? Anche se siamo contrari al Lotto 6 e siamo convinti che non si sia fatto tutto quello che si poteva fare per evitare la sua realizzazione, non significa che siamo nati su un altro pianeta: mettiamo il caso che ci sia un provvedimento di un tribunale (tipo un ricorso al TAR contro il Lotto 6 – che ci risulta sia stato presentato – o contro il project financing di Colli) o un ritardo di qualche genere, a qualcuno potrebbe pensare che la cosa più rapida e semplice da realizzare in alternativa sarebbe un Lotto 7, un Lotto 6 bis o un Lotto 5 quater. Bene, questa delibera renderà impossibile questa cosa.
Se avessimo proposto di non fare il Lotto 6, non sarebbe passato. A meno che non si fossero presentati in Consiglio quei consiglieri di maggioranza che sostengono i comitati (a parole) all’interno di Lega / Sanremesi / Pdl / Forza Italia che fanno riferimento a Zoccarato o a Marco Lupi. Guarda caso, in Consiglio non c’erano.
Se non avessimo votato questa pratica da noi emendata, non ci sarebbe questa garanzia. Minima, ma sempre una garanzia. Di più, si sarebbe riconvocato il consiglio in seconda convocazione, e le pratiche sarebbero state votate anche da una maggioranza risicata, così come erano.
Le altre due pratiche ci siamo dichiarati indisponibili a votarle, e sono state ritirate. E con questo finisce la spiegazione degli atti votati in Consiglio Provinciale.
Diverse persone stanno approfittando di questa vicenda per garantirsi visibilità personale a chiari fini politici, visto che non c’è stata una dichiarazione che sia una che non arrivi da candidati sindaci o da esponenti politici e questo la dice lunga. Non arrivo al punto di dire che si sono fatti su misura un’associazione o un comitato per avere visibilità personale, questo no. Penso che le ipotesi sul campo, viste le numerose dichiarazioni rilasciate, completamente deliranti, siano due:
1 – non hanno capito cos’è successo – e allora sarebbe meglio abbandonassero le loro ambizioni politico-amministrative
2 – stanno scientemente contando musse abusando della buona fede delle persone – e questo gli farebbe perdere molti punti nella mia personale classifica