Quattro obiettivi e una “vittoria” per la giunta Zoccarato
23 settembre 2013 Lascia un commento
Ho partecipato al convegno “Dalla Riviera alle Langhe” sabato 20 a Villa Boselli ad Arma di Taggia. Il convegno è stato preceduto da qualche provocazione (“chiudiamo la stazione di Sanremo!”), ma ha fornito indicazioni interessanti.
Resto comunque convinto che i temi su cui ci si debba concentrare per il futuro del trasporto ferroviario siano quelli su cui scrivo da un po’ su questo blog. Non me ne voglia nessuno, ma penso non sia interesse primario del Ponente ligure portare sciatori a Limone Piemonte o escursionisti nelle Langhe, ma il Ponente deve pensare prima di tutto ai suoi pendolari, agli studenti fuorisede e a far venire turisti qui da fuori. Poi, una volta sistemati tutti questi, se pagano altri, si possono anche suggerire soluzioni – che non ci danneggino – che tutelino anche i turisti liguri in trasferta, ma non deve essere il nostro obiettivo primario. In ogni caso, ci sono quattro macrotemi su cui lavorare:
- collegamenti pendolari Ponente – Cote d’Azur: è impensabile che ci sia un treno regionale da Ventimiglia a Nizza e oltre ogni mezz’ora dalle 5 alle 23 e non si riesca a prolungare l’efficacia di questo servizio almeno fino ad Imperia. Le possibilità potrebbero essere diverse – adeguare i treni francesi alla rete italiana e farli arrivare a Imperia, creare delle coincidenze, mettere dei pullman ad hoc sull’aurelia, etc,). In ogni caso, è impensabile continuare a costringere migliaia di pendolari sostanzialmente ad arrangiarsi.
- Cuneo – Nizza – Ventimiglia: la linea potrebbe essere molto interessante e conveniente a patto di rendere competitive e funzionali (e soprattutto funzionanti!) le infrastrutture sia per i treni italiani che quelli francesi – attualmente un misto di miopia, noncuranza, leggi assurde e reciproca diffidenza rendono tutto questo impossibile. Il lato positivo è che piccoli miglioramenti della situazione attuale possono avere un significato molto ampio.
- Interazione ferro-gomma: tra due anni dovrebbero aprire le nuove stazioni di Imperia, Diano e Andora, grazie al completamento del raddoppio ferroviario. La nuova linea a monte consente velocità maggiori per i convogli e aumenta di molto la capacità della linea (mi pare di aver letto da 70-90 treni/giorno a 200-220 treni/giorno). Aumentano quindi di molto efficienza e capacità di trasporto pubblico dentro la nostra Provincia. E’ dunque fondamentale ripensare tutte le linee interurbane e per le stazioni, che tra poco non lo saranno più. Da non prendere esempio su ciò che è stato fatto a Sanremo.
- Lunga percorrenza: l’effetto combinato delle prossime aperture del raddoppio Andora – San Lorenzo e del nodo ferroviario genovese previsto nel 2015-2016 potrebbero portare a una diminuzione dei tempi di percorrenza dei treni Sanremo – Milano Centrale molto marcata. Alcuni di questi (IC 663/681/745/747) percorrono la tratta in circa tre ore e mezzo, che dopo questi lavori potrebbero scendere anche sotto le tre ore se si utilizza la linea più breve.
In buona sostanza, credo che siano obiettivi ambiziosi, ma a portata di mano perchè in buona sostanza sfruttano quello che c’è già. Bisogna ovviamente continuare a spingere per il raddoppio Andora – Finale Ligure e per rendere confortevole il viaggio (non solo pulizia, ma anche magari che funzionino le reti mobili – Tim, Wind, Vodafone, etc – nei lunghissimi tratti di galleria che abbiamo).
Di lavoro da fare ce n’è e molto. Credo che ci sia però da allargare un po’ la visuale: non è pensabile che a gestire una pianificazione così complessa ci si mettano solo i Comuni in cui sono localizzate le stazioni, come accaduto recentemente proprio nel convegno.
Vince invece il premio “specchio riflesso” l’Amministrazione Zoccarato che non ha riconosciuto che la sparata “chiudiamo la stazione di Sanremo” era solo una boutade per attrarre attenzione sul convegno. Dopo cinque anni di sparate apocalittiche del sindaco autoconcessionario – ricordate ciò che si è detto su esercito in città, Morgan e Belen, legalizzazione della prostituzione, i camperisti, l’inceneritore etc etc etc – speravo avessero imparato a riconoscere le provocazioni, e invece no.
E’ proprio vero che quando hai una cosa sempre sotto gli occhi non solo non la sai riconoscere, ma non ti rendi proprio conto che ci sia.