Mediamente

Serve che si facciano diversi passi per la costruzione di una pubblica opinione europea. Per intenderci, in larga parte già esiste e le idee circolano e filtrano molto facilmente tra una frontiera e l’altra.

Ciò nonostante, la maggior parte dei problemi che viviamo sono ormai questioni che riguardano tutti i cittadini europei e su cui è importante che tutti si confrontino e le notizie e le opinioni possano circolare liberamente. La situazione in molti paesi europei – specie in Ungheria – è molto preoccupante e serve una forte reazione dal basso.

Ho trovato molto interessante e condivisibile la petizione “Media Initiative”  e suggerisco a tutti di firmarla qui.

Cronache dalle primarie – stagione IV episodio 5 – il dibbattito

Premesso che non siamo abituati a tante cose.

Tipo che dici “lo fa SKY” e non ti viene in mente che sia pure in chiaro sul canale 26.

Tipo che comunque ci si aspettava cantassero e il giornalista doveva da un momento all’altro scindersi in Morgan, Elio e Arisa.

Tipo che obbligarli a parlare in 60-90 secondi era il sogno di una vita.

Tipo che comunque sentivi che mancavano il plastico, Vauro e Pagnoncelli.

E comunque  è stato un bello spettacolo.

Dubito che serva, se non in maniera infinitesima, a far cambiare idea ai potenziali elettori. Nel senso, che Renzi sia il più telegenico, Vendola il più poetico, Tabacci il più estroso, Puppato la più rassicurante e Bersani il più serio, lo si sapeva prima.

Ognuno quindi ha in testa sua confermato punti forti e deboli del proprio beniamino, ma ha imparato a conoscere meglio anche qualche altro candidato, che molto probabilmente non voterà, ma ha sicuramente avuto modo di apprezzare.

Risultato secondario: con un giornalismo serio e candidati seri, non diminuisce il “tasso di interesse” sulla politica, anzi. #csxfactor è stato trend topic mondiale su twitter.

Resta personalmente da capire se il triste circuito del giornalismo spettacolistico italiano in cui si deve affiancare al politico lo showman, il pettegolezzo, il comico e il tragico sia la causa, l’effetto  o tutti e due del tristo spettacolo degli ultimi vent’anni. Mi pare che ne stiamo uscendo comunque.

Danni collaterali

I sondaggi dicono che se si fosse andati a elezioni PD, IDV e SEL avrebbero vinto le elezioni con un margine tale da poter praticamente evitare di fare campagna elettorale. Il Paese sarebbe così rimasto senza guida per mesi nella situazione economica peggiore dal dopoguerra, ma nessuno avrebbe potuto attribuirne le responsabilità al centrosinistra. Evidentemente c’è chi pensa più al Paese che a vincere le elezioni: non ci piace vincere facile. E’ questo quello che ci ha raccontato Jean Leonard Touadi prima di parlarci di Africa, globalizzazione, ambiente e turchi e cinesi più veloci e furbi di noi.

Uno dei problemi che il Governo Monti dovrà affrontare sarà gestire la riconversione professionale di tutti coloro che avevano fatto dell’antiberlusconismo militante e dell’indignazione continua e permanente un’occasione di visibilità e di spazio generalmente rifiutatogli altrove. Il danno che queste persone hanno fatto all’Italia e alla dialettica politica è secondo solo a quello fatto dai quattro governi di Berlusconi messi assieme.

Attualmente parecchi di questi, evidentemente a corto di idee, si stanno sperticando in tesi complottiste e ridicole, ad esempio condividendo sui social network video-opinioni sul Monti di VOYAGER (il programma TV che sostiene che esistano gli alieni, i fantasmi ed Elvis Presley) oppure del neonazista inglese Nigel Farage (uno che in confronto Borghezio è persona seria, moderata e compìta). Non si butta proprio via niente, eh?

Anche questo modo gossipparo di condividere informazioni non affidabili è un lascito dei vent’anni appena trascorsi e spero si possa andare presto oltre.

Lettera a Sanremonews

Gentile Direttore,

ho letto la lettera di Alessandro Bono e vorrei rispondere più come semplice iscritto che come segretario di circolo del Partito Democratico alle pungenti osservazioni del mio omonimo.

Prima di tutto, il PD è attualmente non solo il più grande partito del centrosinistra, è uno dei partiti principali del centrosinistra nel mondo e soprattutto, dopo le ultime elezioni, è il primo partito in Italia. La finanziaria non è stata sostenuta dal PD, anzi! Mi sembra che Bersani sia stato molto chiaro su questo, anche nei pochi secondi che la televisione di pseudoregime è solita concederci. Da molto tempo sono state presentate proposte di miglioramenti e di cambi della politica fiscale e finanziaria di questo Governo, che può trovare dettagliate sul nostro sito. Semplicemente non aveva senso ritardare l’approvazione, scontata e inevitabile, della finanziaria in un momento di forte turbolenza finanziaria, a meno che non si volesse deliberatamente peggiorare lo stato dei conti pubblici italiani.

Il PD è conscio delle difficoltà in cui si trovano gli organi periferici dello Stato, ma non è vero che non ci siano differenze sostanziali tra le amministrazioni di questa destra e quelle di centrosinistra: per scendere nel locale, ad esempio a Sanremo si fanno le pubblicità de “le pupe e il secchiello” al posto di dedicare risorse agli asili nido.

Per quanto l’esempio argentino possa essere interessante dal punto di vista accademico, il welfare del paese di Buenos Aires è radicalmente differente da quello esistente in Italia e pertanto determinate soluzioni, come quella da Lei segnalata (ma anche similari esempi ecuadoriani o islandesi) dovrebbero essere adeguatamente studiati e rimodulati prima di essere attuati all’interno di un sistema molto più complesso e soprattutto completamente diverso, come quello italiano. Probabilmente l’applicazione della Tobin Tax (votata e proposta dal PD al Parlamento Europeo) diminuirebbe di molto la dipendenza della finanza pubblica dalle fluttuazioni dei mercati finanziari.

Credo personalmente che una politica che abbia il giusto rigore finanziario sia anche una tutela per i più deboli, che dovranno essere tutelati anche in futuro e per farlo sono comunque necessari conti in ordine. La situazione è estremamente complessa e sicuramente all’interno di una politica sempre più sguaiata e di un sistema dei media sempre più sensazionalista posizioni ragionate ed articolate fanno fatica ad essere adeguatamente riportate all’opinione pubblica.

Di sicuro, da una situazione di grave recessione economica (ma aggiungerei anche culturale e morale) ci si esce solo col contributo e lo sforzo di tutti. Di certo questa destra al governo non è in grado di risolvere nessun problema, a parte magari qualche magagna giudiziaria del premier.

In sintesi credo che il PD rappresenti al meglio un moderno centrosinistra riformista, che guarda soprattutto verso il futuro e se posso trovarvi un serio difetto è quello di non riuscire a spiegarlo per bene agli italiani: starà ovviamente a noi cercare di farlo al meglio in futuro.

Con la speranza di poter discutere con lei di persona (magari alla Festa Democratica in programma questa settimana a Bussana), la saluto cordialmente.

Alessandro Lanteri

Strani fenomeni

Succedono ogni tanto cose strane, ma credo sia evidente che succedano non a caso.

Oggi esce sui giornali che il gruppo consiliare PD di Sanremo ha chiesto le dimissioni da amministratore unico dell’AMAIE di Gianni Rolando o quanto meno l’affiancamento di un consiglio di amministrazione.

Saltano fuori alcune lettere di disappunto (1 e 2). Sicuramente è colpa del PD che non ha adeguatamente motivato ai giornali la propria posizione (anche se sul sito c’è una chiara motivazione).

Non ci sarebbero state le medesime reazioni se sui media del ponente fosse uscita la notizia sull’inchiesta che lambisce INCISA srl, che SavonaNews (dello stesso gruppo di Sanremonews) tiene da cinque giorni in prima pagina.

Perchè sicuramente possiamo spiegarci meglio, ma se l’opinione pubblica non è messa in condizione di farsi un’idea perchè le mancano le informazioni, è evidente che c’è un problema.

Piccole forme di razzismo

Tutti abbiamo letto sui giornali la triste vicenda di Samira, la ragazza quasi uccisa dal suo partner lungo la statale 28. Sperando possa rimettersi quanto prima, si è purtroppo visto come i giornali riportino esattamente le nostre intolleranze nascoste, stuzzicandole.

Mi riferisco ai titoli sensazionalistici usciti in questi giorni, in particolare a questo:

Ferita con proiettile alla nuca: fidanzato da poco convertito Islam. Indagato per tentato omicidio

In realtà l’Islam centrava nulla con la vicenda, come si è scoperto poi:

Imperia: prime parole di Samira in ospedale, Maël è sposato e la moglie è incinta

Però nel frattempo si è riusciti a solleticare lo stesso l’anima intollerante che c’è dentro il pubblico, dato che evidentemente “fa notizia” rimestare nel torbido e assecondare con ammiccamenti le nostre pulsioni più sordide.

Ecce Grillo

Dal Blog di Civati – Grillo e la sindrome di Ecce Bombo

 

Meglio usare la clava, in effetti Beppe Grillo, al grido di «andiamo oltre» (che non è il nostro andiamo Oltre, sia chiaro), spiega che non sottoscrive l’appello de l’Espresso contro il decreto Pisanu (che tutti quelli che amano la rete libera hanno firmato) perché è «roba da paleolitico». Meglio usare la clava, in effetti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: