Sapp – Factor: scegli tu chi mandare a casa!

Come tutti sapete, il Presidente Sappa ha preannunciato l’esito finale del rimpasto per il giorno di San Leonardo, ovvero martedì 26 Novembre. Entro quella data, si saprà chi viene e chi va, ovvero quali assessori restano e quali se ne vanno.

Consci del probabile imbarazzo nell’operare la scelta da parte del buon Sappa, ho pensato di aiutarlo creando un sondaggio on line per aiutarlo nella scelta degli assessori da sostituire.

Votate votate votate! Entro domani alle ore 12!

Consiglio 30 ottobre – la crisi in slow motion

Il consiglio provinciale ha avuto l’odg falcidiato causa assenze durante le precedenti commissioni che dovevano trattare numerosi argomenti – tra cui un paio riguardanti le scuole che come sapete mi interessano parecchio. Vi aggiornerò.

Il consiglio è stato praticamente – escluse due interrogazioni del mio gruppo sull’impianto di compostaggio di Ponticelli e sul progetto “Sentiero Liguria” – sulla vicenda della vendita delle azioni Autofiori. La questione è tecnicamente complicata, ma il problema vero è che si tratta dell’ultima spiaggia prima del default di bilancio del nostro ente.

Il comunicato stampa ufficiale è impreciso e in alcuni pezzi errato – ad esempio non cita la nascita del gruppo consiliare di maggioranza “i Sanremesi” e riporta un voto a favore del nostro gruppo sulla pratica dell’Autostrada Albenga – Garessio – Ceva quando in realtà ci siamo astenuti. Vabè.

Consiglio il resoconto quindi proposto da ImperiaPost – video inclusi. Una sciccheria, in confronto.

C’è stata una piccola “sciarriatina” tra me e il Presidente Sappa, che si è risentito perchè ho fatto notare che la crisi di maggioranza è partita mesi fa e forse si risolverà “a San Leonardo”, diventando quindi la più lunga della storia della Repubblica.  Non l’ha presa benissimo, e me ne dispiace.

Per far la pace, gli faccio una videodedica adeguata alla situazione che vive. Buon ascolto.

Dimissioni di secondo grado

In sintesi, il Presidente Sappa è dimissionario e tutti gli assessori hanno consegnato le loro dimissioni.

In pratica, la Giunta intera ha un aspetto piuttosto dimesso.

Ecco il nostro punto di vista.

Apprendiamo dai media delle dimissioni massive degli assessori dell’ex Giunta Sappa e della volontà manifestata dal Presidente dimissionario e dai capigruppo di PDL e Lega di ricomporre una maggioranza che passi attraverso un’alleanza con il  gruppo ‘Uniti’. Leggiamo anche che Sappa considera ‘una larga intesa non proponibile in questo momento nell’Amministrazione provinciale, che può avere una sua maggioranza che è quella che aveva in origine’. Non di meno il Presidente dimissionario Sappa rilancia la cabina di regia.

Come Partito Democratico vogliamo chiarire con forza e senza tema di smentita che nessuno ha mai chiesto di far parte di asserite larghe intese e che il continuo richiamo che il Presidente dimissionario Sappa fa  alla creazione di una cabina di regia comune ci vede assolutamente contrari e per nulla interessati.

Gli organi delle rappresentanza politica all’interno delle Istituzioni e degli Enti Locali sono regolati da norme piuttosto semplici; la maggioranza governa e la minoranza fa l’opposizione. La nuova maggioranza, se avrà i numeri,  potrà e dovrà governare mentre a noi spetterà l’importante funzione di controllo dell’attività  e di contrasto, leale ma fermo,  nei confronti  di quelle scelte contrarie alla nostra visione politica e a quello che riteniamo essere l’interesse dei cittadini.

Cabine di regia estranee o peggio sovraordinate  alla centralità degli organi di governo dell’Ente Provincia, sono la  prova della debolezza politica di chi deve assumersi il compito di guidare l’ente  e rispondono a logiche che nulla hanno a che vedere con la fisiologia di un sistema democratico.

Il Gruppo del PD in Provincia

Sappometro stabile, con tendenze a peggioramenti nell’entroterra.

Voci confuse

Posto che SanremoNews sostiene che si sta provando a ricompattare la maggioranza e ImperiaPost invece sostiene che si stiano tentando le larghe intese.

Poche ore prima delle dimissioni di Sappa il primo sosteneva che era quasi sicuro che si trovasse una quadra. Per dire.

Grande è la confusione sotto il cielo. Per me, comunque Sappometro in netto rialzo. Vedremo.

Il Sappometro

E’ stato l’ultimo consiglio in Provincia di Imperia quello di martedì sera? Non lo so.

Al momento, visto che Sappa per legge ha tempo fino al 20 ottobre per ritirare le dimissioni, restano in campo ancora le quattro ipotesi che avevo già fatto, minimamente aggiornate.

  1. Il Gruppo “Uniti” fa retromarcia – Sappa ritira le dimissioni
  2. Il Gruppo “Uniti” tiene duro – Sappa conferma le dimissioni
  3. Sappa azzera la giunta – Sappa ritira le dimissioni
  4. Sappa si stufa – Sappa conferma le dimissioni

Rispetto allo scenario previsto per lunedì, le cose si sono un filo complicate e ci sono vari fattori che fanno salire o scendere le probabilità che il Presidente della Provincia confermi le dimissioni; per brevità lo chiameremo il Sappometro.

  • Il consigliere IDV Balloni quasi entra in maggioranza – lieve calo della temperatura
  • metà Giunta assiste attonita e sbigottita – rialzo
  • le piroette del Pd nazionale sulla fiducia al Governo Letta – alta  variabilità di temperatura, umidità, nuvolosità e vento
  • il gruppo “Uniti” si comporta in maniera poco coesa – ulteriore calo
  • alcuni assessori mediano in malo modo – grande rialzo
  • confusione evidente nei gruppi PdL e Lega – picco di calore
  • Zoccarato – non pervenuto

Nei prossimi giorni si prevedono variazioni ancora più significative del Sappometro. Come andrà a finire?

L’ho detto prima. Non lo so.

Non lo sa nessuno.

No one knows.

 

Ci son regole da seguire – questo e quello, questi e quelli – non lo sa nessuno

Ci son pillole da ingoiare – si bloccano in gola – sanno d’oro

Cosa mi hai fatto? – Non lo sa nessuno!

 

Waiting for tonight

Stasera in Consiglio si gioca seriamente il futuro dell’amministrazione provinciale. O meglio, della sua maggioranza.

A seconda del media online che leggi, la giunta Sappa gode di ottima salute oppure è praticamente già dimessa. Io non sono in grado di fare previsioni di durata dell’attuale mandato provinciale e credo di conoscere le dinamiche del “palazzo del Governo” meglio della gran parte dei giornalisti.

A ognuno il suo ruolo: sta a Sappa verificare la tenuta della sua maggioranza e sta a noi continuare a pungolare dall’opposizione. Attualmente ci sono quattro scenari base possibili:

  1. Sappa respinge le richieste del gruppo Uniti e questi “incassano” sconfitti
  2. Sappa respinge le richieste del gruppo Uniti e questi fan saltare la maggioranza
  3. Sappa accetta le richieste del gruppo Uniti e azzera la Giunta
  4. Sappa si dimette

Ovviamente comunque se ne esca, il centrodestra ne esce fortemente indebolito nel suo complesso. Mi viene in mente una canzone…

In ogni caso, l’attuale situazione di crisi con la doppia spaccatura nel PDL e nella Lega è figlia di una situazione politica non più al passo con i tempi. Dal 2010, la coalizione PdL-Lega imperiese “ufficiale” ha perso un ministro, un sottosegretario, due senatori, due deputati ed i Sindaci di Ventimiglia, Vallecrosia, Bordighera, Imperia e Diano Marina. Solo un catering fortemente avvelenato durante una cena a Villa Scajola avrebbe potuto avere effetti più  gravi.

Una nota “tecnica”: il fatto che la Provincia sia un Ente dal destino incerto ha sicuramente aumentato la coesione della maggioranza per senso di responsabilità, i nodi politici erano sul campo da un po’. Certo, il nostro lavoro dall’opposizione è stato quello di evidenziarli il più possibile… Se si è arrivati a questo punto in Provincia è anche in parte merito del tipo di opposizione che abbiamo scelto di fare.

Hanno perso tempo e concretezza

Ognuno qui dice la sua. Oggi nel convegno ANCI organizzato a San Lorenzo al Mare al centro dell’attenzione pare ci sia stata soprattutto la questione della fusione delle province. Paradossale che per riempire la sala si sia usata l’esca di attrarre gli amministratori locali dei piccoli comuni promettendo chiarimenti sulla questione dell’obbligatorietà delle funzioni associate – che stanno mettendo in crisi diverse amministrazioni.

L’impressione è che fosse un incontro del PdL in incognito più che una riunione tecnica e istituzionale. Tra i mattatori, Vinai (candidato sindaco PdL  a Genova con pessimi risultati e segretario dell’ANCI Liguria), Minasso e Sappa.

A leggere le interviste, ne esce il nulla cosmico: Minasso propone un doppio capoluogo, Scajola Marcolino invece mugugna contro il governo e i Sindaci logicamente paiono più interessati a capire su come si devono organizzare i servizi sociali o gli uffici tecnici. Escluso Zoccarato che ha ovviamente pensato a fare solo un paio di sparate che, stringi stringi, nulla vogliono dire.

La proposta più assurda è però venuta dal Presidente Sappa: costituire una provincia unica sì, ma solo fino a Spotorno. O meglio, non è assurda per niente in un’ottica da “mantenimento del feudo”: in pratica lo scopo sarebbe quello di escludere dalla fusione quelle aree che sono storicamente di sinistra, con la remota speranza di mantenere un “saliente” di centrodestra, in cui barricarsi e non uscire più. Ragionamento tipicamente azzurro-ponentino: belli, bravi e capaci come noi non ce n’è, perchè dovremmo mescolarci con altri?

Piccolo particolare: non solo probabilmente gli abitanti delle zone “disSappate” (il savonese e la val Bormida)  non sono d’accordo, ma addirittura il centrodestra di Arenzano e Cogoleto, comuni ora in Provincia di Genova, chiedono l’annessione alla nuova provincia ponentina, e probabilmente anche a sinistra l’idea non dispiace così tanto.

Come gruppo del PD vorremmo invece restare sul concreto e abbiamo chiesto la convocazione della Commissione sul Personale. Già, perchè mentre molti fanno mirabolanti progetti geopoliticostrategici, noi abbiamo deciso di restare sul concreto.

Il gruppo del PD in Provincia ha ottenuto una convocazione della Commissione Studio delle Politiche del Personale per il giorno 11 settembre. Il gruppo del PD è infatti estremamente preoccupato per il futuro dei servizi e delle competenze gestite dalla Provincia e per quello del personale.

Pare infatti che si sia persa di vista la concretezza necessaria ad affrontare questo difficile passaggio: invece di proporre fantasiose soluzioni irrealizzabili nel breve periodo o di dichiarare una, se pur legittima, francamente inutile, contrarietà al processo in corso, è invece assolutamente necessario ripensare l’organizzazione futura delle strutture e degli uffici.
 
Riteniamo innanzitutto indispensabile:
  • garantire la permanenza di sportelli e di uffici a maggiore accesso al pubblico in entrambe le attuali sedi provinciali, sia presso gli sportelli periferici (Centri per l’Impiego e Uffici IAT ad esempio);
  • stabilire quali siano le sedi operative da mantenere distaccate per garantire servizi tecnici più efficienti; 
  • cogliere l’occasione per modernizzare le procedure e avviare un processo che porti ad una maggiore efficienza degli uffici, cogliendo anche la disponibilità dimostrataci dal personale dipendente in più occasioni a innovare e migliorare le proprie modalità di lavoro.
Questi obiettivi sono da raggiungere al più presto, a prescindere dalle discussioni avviate presso altri enti o su (molto improbabili) stop nazionali al processo di accorpamento. Si è già perso fin troppo tempo parlando del nulla o dell’inutile, mentre le priorità devono essere i servizi per i cittadini e le istituzioni locali e la tutela dei posti di lavoro. 
 
Il Gruppo del PD in Provincia intende collaborare fattivamente con proposte concrete che presenteremo in seguito alla riunione della Commissione Personale, da noi richiesta e ottenuta.

Lettera sull’accorpamento e dintorni

Ricevo e pubblico da Giovanni Gandolfo

A proposito dell’accorpamento delle Provincie di Imperia e Savona

Leggo sul giornale (La Stampa ndb) le “reazioni” di Sappa e Raineri, presidente ed assessore provinciale alla decisione di accorpare l’ Ente Provincia di Imperia con  Savona. A loro dire Monti sarebbe solo capace di “….fare spot e prendersela con la povera gente…” e comunque “… la soppressione delle provincie sarebbe il capo espiatorio della politica…”.

Le  affermazioni mi son sembrate più quelle di “esponenti grillini” che di politici  ponentini  di lungo corso, forse dimentichi che il governo Monti è stato chiamato al capezzale di un Paese moribondo a causa degli  sciali e di un clientelismo dissennato di una classe politica che ha ingrossato il debito pubblico senza mai porsi problemi di compatibilità di bilancio e di carichi sociali e finanziari sulle nuove generazioni.

Ho svolto per sette anni il ruolo di consigliere provinciale di opposizione e sono testimone diretto di questa politica dissennata. Mi legano ai due esponenti del centrodestra buoni rapporti personali che non hanno però fatto mancare un mio dissenso a tutto tondo  sull’ operato del “gruppo di potere scajolaneo” che ha imperversato per decenni sul territorio:  anche nella gestione della Provincia di IM.

Non ho sentito la voce critica, per fare pochi esempi, men che meno  scandalizzata, né di Raineri (Assessore) né di Sappa  quando a poche settimane dalle elezioni regionali dove Giuliano (presidente della Provincia) era candidato, improvvisamente il numero dei dirigenti  è raddoppiato, portandolo vicino a quello  della Provincia di Milano; parimenti non ho udito, ma forse ero disattento, la voce critica dello stesso Raineri (Assessore) quando il neopresidente Sappa ha incrementato la Provincia di un nuovo Direttore generale in aggiunta al  Segretario generale in carica ed ai 16 dirigenti; non ho sentito la voce critica di Raineri (sempre Assessore) né di Sappa (Sindaco di Imperia) neppure quando, sempre la Giunta Giuliano, annullava  la gara della gestione rifiuti cosiddetta CDR  (con offerte regolarmente depositate) spingendo ancor più nel limbo delle discariche private la “gestione provinciale rifiuti” nonostante le fortissime critiche della opposizione che aveva quantificato i conseguenti  costi spropositati a carico di Provincia  di Imperia,  Comuni,  Cittadini e Imprese e quelli ambientali a carico delle future generazioni.

Mi sembra che se la decisione del Governo Monti circa l’accorpamento del Provincie sia simile a  quella di un “commissario liquidatore” che cerca di salvare “l’impresa” alleggerendo la zavorra, le reazioni dei miei due amici/antagonisti politici appaia   simile a quella degli  “amministratori dissennati”.

 Imperia 22 luglio 2012

 

Giovanni Gandolfo, ex consigliere provinciale

 

PS: mi preme precisare, essendo già stato inutilmente querelato, insieme a diversi amici del centrosinistra, dal potente ex ministro ponentino e da una dozzina di esponenti della destra di governo (Sappa compreso) che queste mie considerazioni nulla hanno  di personale e tutto di politico.

 

La nuova provincia di Saveria

Pare che i tifosi della Sanremese potrebbero vedere realizzati i loro sogni, “decapoluoghizzandosi” Imperia. L’accorpamento con Savona è a questo punto inevitabile ed anzi la possibilità che non avvenga (per un buco normativo) lascia in molti terrorizzati. Nascerà quindi SAVERIA*, la nuova Provincia un po’ Savona, un po’ Imperia.

Qualche mese fa, guardate un po’ cosa succedeva.

Una macro realtà che comprenda Savona, Imperia, Cuneo e, scavalcando i confini nazionali, inglobi anche Nizza. Il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, ci ha dormito una notte sopra. Stemperata la rabbia per l’annunciata abolizione delle Province con meno di 300 mila abitanti, ha cercato di reagire con una controproposta, che ha già avuto il beneplacito dell’onorevole Scajola. Ieri ha partorito un documento condiviso dal presidente della Provincia di Imperia, Sappa, e dai sindaci di Sanremo, Imperia, Ventimiglia, Finale e Loano. Se Palazzo Nervi è destinato a sparire, meglio mettere le mani avanti, sostenendo un progetto più attuale: le Alpi Marittime. Un progetto che, secondo i firmatari del documento, dovrà essere oggetto di un referendum.

«Unire province che hanno lo sbocco sul mare a una con aziende molto forti darà sicuramente risultati proficui. Diventeremo la Svizzera del Nord-Ovest» sogna Vaccarezza. La proposta di Vaccarezza & C. acquista forza proprio perché è stato l’ex ministro Claudio Scajola a lanciarla domenica in un’intervista a Il Secolo XIX. Naturale, quindi, che ieri abbia appoggiato in pieno la proposta referendaria.

(…)

Quindi, il nocciolo del problema: se il governo ha deciso lo scioglimento delle Province di Savona e Imperia perché è obbligatoria la fusione con Genova, «un territorio a noi totalmente diverso sotto tutti gli aspetti, con esigenze e bisogni differenti dai nostri»? Per il presidente della Provincia di Imperia, Sappa, «è incomprensibile che l’unica Provincia ligure a rimanere in vita sarebbe Genova, già sede dell’amministrazione regionale e così lontana dalle esigenze e dai bisogni del nostro territorio». Altra cosa, secondo i firmatari del documento, sarebbe la super provincia delle Alpi Marittime, che fagociterebbe Imperia, Savona e Cuneo. Alle due liguri, molto simili sotto molteplici aspetti, si aggiungerebbe Cuneo che, pur facendo parte di un’altra regione, «è molto più simile a noi, come dimostrano le numerose attività comuni che ad essa ci legano e che vanno dai trasporti, al turismo, all’economia. Con il presidente Gianna Gancia abbiamo sempre lavorato con comunione di intenti». Ma non è tutto. «In questa nuova ottica è possibile anche la valutazione di un ampliamento della nostra regione alla Costa Azzurra, poiché è territorio italiano e ligure da sempre ed è con noi contiguo e omogeneo.

Diverse le reazioni dei sindaci del territorio interessato, sia che appartengano alla corrente politica dei firmatari, sia che appartengano al centro-sinistra. C’è chi frena e aspetta di vedere come sarà la manovra finale. C’è chi rivendica che la propria città, per motivi diversi, ha i titoli per diventare il capoluogo della nuova macro-provincia. Chi approva e chi è scettico.

A suo tempo gli avevamo dato dei visionari. Abbiamo perso un anno inseguendo questa (e altre) chimere, quando invece si poteva lavorare seriamente per preparare una fusione più “indolore” possibile.
* il nome SAVERIA è gentilmente concesso in uso gratuito dal cafè litteraire La Palma

“Libera la sedia” (pure qui)

Nata per un altro Presidente, ribadendo un certo messaggio in musica, rima e simpatia,  credo sia opportuno per una certa etica del km zero, dedicarla al nostro “Ginetto” Sappa.

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