Quattro obiettivi e una “vittoria” per la giunta Zoccarato

Ho partecipato al convegno “Dalla Riviera alle Langhe” sabato 20 a Villa Boselli ad Arma di Taggia. Il convegno è stato preceduto da qualche provocazione (“chiudiamo la stazione di Sanremo!”), ma ha fornito indicazioni interessanti.

Resto comunque convinto che i temi su cui ci si debba concentrare per il futuro del trasporto ferroviario siano quelli su cui scrivo da un po’ su questo blog. Non me ne voglia nessuno, ma penso non sia interesse primario del Ponente ligure portare sciatori a Limone Piemonte o escursionisti nelle Langhe, ma il Ponente deve pensare prima di tutto ai suoi pendolari, agli studenti fuorisede e a far venire turisti qui da fuori. Poi, una volta sistemati tutti questi, se pagano altri, si possono anche suggerire soluzioni – che non ci danneggino – che tutelino anche i turisti liguri in trasferta, ma non deve essere il nostro obiettivo primario. In ogni caso, ci sono quattro macrotemi su cui lavorare:

  • collegamenti pendolari Ponente – Cote d’Azur: è impensabile che ci sia un treno regionale da Ventimiglia a Nizza e oltre ogni mezz’ora dalle 5 alle 23  e non si riesca a prolungare l’efficacia di questo servizio almeno fino ad Imperia. Le possibilità potrebbero essere diverse – adeguare i treni francesi alla rete italiana e farli arrivare a Imperia, creare delle coincidenze, mettere dei pullman ad hoc sull’aurelia, etc,). In ogni caso, è impensabile continuare a costringere migliaia di pendolari sostanzialmente ad arrangiarsi.
  • Cuneo – Nizza – Ventimiglia: la linea potrebbe essere molto interessante e conveniente a patto di rendere competitive e funzionali (e soprattutto funzionanti!) le infrastrutture sia per i treni italiani che quelli francesi – attualmente un misto di miopia, noncuranza, leggi assurde e reciproca diffidenza rendono tutto questo impossibile. Il lato positivo è che piccoli miglioramenti della situazione attuale possono avere un significato molto ampio.
  • Interazione ferro-gomma: tra due anni dovrebbero aprire le nuove stazioni di Imperia, Diano e Andora, grazie al completamento del raddoppio ferroviario. La nuova linea a monte consente velocità maggiori per i convogli e aumenta di molto la capacità della linea (mi pare di aver letto da 70-90 treni/giorno a 200-220 treni/giorno). Aumentano quindi di molto efficienza e capacità di trasporto pubblico dentro la nostra Provincia. E’ dunque fondamentale ripensare tutte le linee interurbane e per le stazioni, che tra poco non lo saranno più. Da non prendere esempio su ciò che è stato fatto a Sanremo.
  • Lunga percorrenza: l’effetto combinato delle prossime aperture del raddoppio Andora – San Lorenzo e del nodo ferroviario genovese previsto nel 2015-2016 potrebbero portare a una diminuzione dei tempi di percorrenza dei treni Sanremo – Milano Centrale molto marcata. Alcuni di questi (IC 663/681/745/747) percorrono la tratta in circa tre ore e mezzo, che dopo questi lavori potrebbero scendere anche sotto le tre ore se si utilizza la linea più breve.

In buona sostanza, credo che siano obiettivi ambiziosi, ma a portata di mano perchè in buona sostanza sfruttano quello che c’è già. Bisogna ovviamente continuare a spingere per il raddoppio Andora – Finale Ligure e per rendere confortevole il viaggio (non solo pulizia, ma anche magari che funzionino le reti mobili – Tim, Wind, Vodafone, etc – nei lunghissimi tratti di galleria che abbiamo).

Di lavoro da fare ce n’è e molto. Credo che ci sia però da allargare un po’ la visuale: non è pensabile che a gestire una pianificazione così complessa ci si mettano solo i Comuni in cui sono localizzate le stazioni, come accaduto recentemente proprio nel convegno.

Vince invece il premio “specchio riflesso” l’Amministrazione Zoccarato che non ha riconosciuto che la sparata “chiudiamo la stazione di Sanremo” era solo una boutade per attrarre attenzione sul convegno. Dopo cinque anni di sparate apocalittiche del sindaco autoconcessionario – ricordate  ciò che si è detto su esercito in città, Morgan e Belen, legalizzazione della prostituzione, i camperisti, l’inceneritore etc etc etc – speravo avessero imparato a riconoscere le provocazioni, e invece no.

E’ proprio vero che quando hai una cosa sempre sotto gli occhi non solo non la sai riconoscere, ma non ti rendi proprio conto che ci sia.

Le belle statuine

Il Gruppo Consiliare del PD è sempre più sbigottito di fronte all’immobilità statuaria della Giunta Sappa.
 
Passano ormai mesi tra una commissione e l’altra, non sappiamo se il Consiglio verrà ancora convocato nel 2013 e più in generale manca completamente qualsiasi segnale, oltre che di vita, di pura e semplice esistenza.
 
Dopo aver perseguito – a parole – per decenni il tema dell’avvicinamento alla Provincia di Cuneo, non abbiamo notizie della benchè minima attività per tutelare il trasporto pubblico verso la Granda, sia tramite la Ventimiglia – Cuneo sia tramite la Statale del Coldinava.Allo stesso modo, la riconferma della volontà del sindaco nizzardo Estrosi a maggiori e migliori collegamenti con l’Italia ha trovato sponda solo nell’Amministrazione Regionale.

 
Ci troviamo dunque con amministrazioni francesi e piemontesi chiaramente di centrodestra che non considerano un interlocutore significativo e degno di nota un’amministrazione del loro stesso colore politico.
 
Solo pochi mesi or sono, quando si parlava di chiusura della Provincia di Imperia, il leit motiv del centrodestra ponentino era “Giammai con Genova matrigna! Faremo piuttosto l’Euroregione con Cuneo e Nizza!”.
 
Piemontesi e nizzardi non solo non ci parlano, non ci considerano nemmeno e se decidono tutti di bypassare il loro interlocutore più vicino geograficamente e politicamente, dubitiamo sia stato fatto a caso.
 
Invitiamo dunque l’amministrazione Sappa a prendere atto che non è più considerata l’istituzione rappresentativa ed efficace per le politiche interprovinciali e transfrontaliere per il ponente ligure. 
Il gruppo del PD in Provincia

Nuove possibilità

Non voglio entrare nel merito di decisioni che altri hanno preso, descrivendole come “buon” o “cattive”, ma solo prenderne atto e ragionare su alcune possibilità che si aprono.

Pare che il governo francese abbiano “retrocesso” come importanza sia gran parte dei lotti della linea TAV Torino – Lione, sia la LGV Marsiglia – Nizza, rinviandole a dopo il 2030. Per la Costa Azzurra di conseguenza sono diventati prioritari i collegamenti con l’Italia. Di conseguenza si potrebbero liberare sia fondi italiani che europei per il secondo braccio della rete TEN-T (Genova – Marsiglia), per concludere il raddoppio (tratta Andora – Finale) e avviare un collegamento efficace tra le Riviere e il Nord Italia.

Una rete per le due ruote

Per la prossima programmazione dei fondi comunitari 2014/2020 dobbiamo presentare alla Regione Liguria un’idea forte, un progetto in grado di qualificare la nostra offerta turistica e favorire il collegamento tra la costa e l’entroterra.
La pista ciclabile rappresenta sicuramente una grande opportunità per il futuro sviluppo turistico della nostra provincia perché porta con se una valenza simbolica unica, quella di “testimonial” d’eccezione per un turismo sostenibile a cui il nostro territorio deve  necessariamente  guardare.
Possiamo offrire un prodotto turistico fatto di tante “sane contaminazioni”: il mare e le Alpi, i centri costieri e i borghi medievali, i preziosi prodotti del nostro mare e le sapienti eccellenze agroalimentari, lo sport e le escursioni naturalistiche, e dobbiamo favorire l’incontro di queste ricchezze.
Entro il prossimo periodo di programmazione la pista ciclabile deve essere completata in tutto il suo sviluppo orizzontale, per collegare Ventimiglia a Cervo, e all’altezza della foce delle vallate devono partire le intersezioni ciclabili verticali che conducono ai centri storici dell’entroterra e alle stazioni ferroviarie della nuova linea a monte.
Occorre già oggi procedere alla progettazione unitaria di questa  infrastruttura, unica in grado di realizzare la tanto invocata integrazione fra costa ed entroterra e promuovere quella collaborazione virtuosa tra prodotti del territorio e turismo.
La Provincia deve svolgere il suo ruolo, che è quello di mettere assieme in un quadro unitario un progetto territoriale integrato comprendente i tratti già realizzati, quelli in progetto e i percorsi mancanti. 
Concreti passi in avanti verso questa direzione possono essere già fatti oggi: la progettazione del raddoppio della S.S 28 da Pontedassio ad Imperia deve assolutamente prevedere anche la realizzazione della pista ciclabile coassiale all’arteria viaria. Intervenendo oggi si accrescerà il valore complessivo dell’opera, che già fa parte degli interventi finanziati dalla Legge-Obbiettivo, e si investirà concretamente sullo sviluppo turistico del nostro territorio.    
Chiediamo alla Provincia di farsi parte attiva per assumere concretamente quel ruolo strategico che la legge le assegna in materia di programmazione economica e territoriale.
Come gruppo consiliare del Partito Democratico chiediamo l’urgente convocazione di una seduta monotematica del Consiglio Provinciale, per aprire un dibattito approfondito che deve saper coinvolgere tutte le istituzioni locali e tutti i portatori di interessi economici e sociali presenti sul nostro territorio e per aprire un tavolo di confronto con la Regione Liguria.

il Gruppo del PD in Provincia

Bus, frane e strade

Sono molto soddisfatto che un’idea nata oltre un anno fa sia stata accolta risolvendo in parte un problema: alcune corse per la Valle Argentina sono state infatti ripristinate anche grazie all‘idea mia e di Luca Napoli di mettere un capolinea alla stazione di Taggia. Qualcuno mi sta rimproverando di non averci messo troppo la bandierina sopra, io sono contento di aver fornito uno stimolo positivo.

Ho inoltre segnalato al dirigente Lauretti e all’assessore Porro un problema purtroppo grave di movimenti franosi a Mendatica, nella zona compresa tra il campo sportivo e il borgo del Piano grosso modo. Ho scattato anche diverse foto che mostrano la serietà del problema. Ci sarà spero a breve un sopralluogo dei geologi della Provincia. Spero possa nascere una collaborazione tra Comune, Provincia e Regione per dare una risposta quanto prima.

Sto preparando inoltre un’interrogazione sulla strada provinciale per Carpasio, che ha vari problemini.

Preoccupati e occupati

Il gruppo del PD in Provincia è fortemente preoccupato per i recenti e gravissimi tagli al trasporto pubblico locale.
 
I consiglieri democratici hanno prima di tutto presentato un’ ordine del giorno a sostegno del mantenimento della linea ferroviaria Ventimiglia – Cuneo che incoraggia la Provincia ad attivarsi per il suo mantenimento: si stratta di un’infrastruttura fondamentale per collegare il Ponente Ligure con la Provincia Granda oltre che con territori di Briga e Tenda ora francesi ma con i quali è moralmente obbligatorio mantenere un forte legame per la naturale vicinanza delle storie delle nostre comunità.
 
La vicenda Riviera Trasporti è invece più complessa e ha avuto uno sviluppo più articolato.
 
Nei mesi scorsi il gruppo PD ha pubblicamente:
– preannunciato la gravità e la quantità dei tagli;
– resa pubblica la mancanza di informazioni ricevute sulla “galassia RT” (e in particolare sulle sue partecipate);
– constatato l’incoerenza di avere a distanza di pochi mesi un bilancio formalmente in attivo e di dover poi attuare poi gravissime misure a danno del servizio e dei dipendenti;
– partecipato alla commissione speciale RT costituita dalla Provincia, anche se poco incisiva;
– incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori;
– sottolineato le forti frizioni esistenti tra maggioranza, giunta e cda RT;
– fatto proposte per migliorare il trasporto scolare e per disabili;
– contestato la presenza, tra gli incaricati della Provincia in RT, di persone sotto indagine per questioni di criminalità organizzata.
 
“Ci siamo sempre trovati di fronte un muro.” dichiarano i consiglieri” ma non abbiamo intenzione di demordere. Faremo proposte concrete.”
 
Il gruppo sta ora lavorando alla stesura di osservazioni e proposte puntuali su tutto l’orario provinciale. Le attuali categorie più penalizzate sono: i lavoratori del comparto sanità – assistenza e turistico, che non hanno più mezzi per raggiungere il posto di lavoro, e i residenti nell’entroterra, che perdono la quasi totalità dei collegamenti utili festivi.
 
Il gruppo sta raccogliendo le esigenze e le proposte, zona per zona, che consentano di razionalizzare ove possibile le corse, evitando doppioni non necessari e promuovendo anche in determinate situazioni nuovi percorsi più razionali allo scopo non di tagliare ulteriormente, ma di migliorare il servizio. L’insieme delle proposte ricevute sarà presentato a giorni. Chi avesse suggerimenti, li può mandare a gruppo.pdim@gmail.com
Tra le varie ed eventuali, ieri abbiamo occupato la sede del PD di Taggia.
In adesione alla mobilitazione nazionale spontanea “#occupyPD” la sezione del Partito Democratico di Taggia è stata occupata ieri sera da esponenti dei Giovani Democratici e del PD provinciale.
 
Tra i presenti i segretari dei circoli di Taggia, Gianni Oggiana, e di Santo Stefano al Mare, Lucio D’Aloisio, il consigliere provinciale Alessandro Lanteri, l’ex Sindaco di Terzorio, Giacomo Ferrari, l’assessore ai servizi sociali di Taggia, Luca Napoli, e i giovani democratici Valerio Ferrari, Davide Caldani e Giovanni Ammirati.
 
Il Circolo è rimasta aperta nella notte in segno di protesta contro la decisione della dirigenza del Partito Democratico di candidare Franco Marini alla Presidenza della Repubblica: “quello che è accaduto ieri è una brutta pagina per il partito, abbiamo apprezzato la chiara scelta della Senatrice Donatella Albano e la lettera firmata dai parlamentari liguri, dai segretari territoriali e dal Presidente Burlando che chiede una rotta più chiara” affermano i partecipanti, “la dirigenza nazionale del PD deve saper capire il proprio elettorato e non farci subire giochetti politici” e aggiungono “vogliamo comunque sottolineare che solo nel Partito Democratico le scelte imposte dall’alto vengono così rimesse in discussione dai militanti, moltissimi circoli in Liguria e in tutta Italia sono stati occupati pacificamente in segno di dissenso. Chiediamo che il prossimo nome proposto sia condiviso prima all’interno del Pd e successivamente dalle altre forze politiche”.

Vogliamo suggerimenti

Oggi presenteremo in Provincia un’odg sulla questione Cuneo – Ventimiglia.

Nel contempo vorremmo raccogliere più informazioni possibile sui disagi causati dal taglio dei servizi RT. Ora come ora riteniamo inaccettabile i tre problemi principali, ovvero l’azzeramento delle corse nei festivi, il mattino presto e la sera tardi.

Vorremmo però proporre soluzioni sostenibili anche finanziariamente, più o meno come fatto per la Valle Argentina. Sarei quindi lieto ci segnalaste i principali disservizi tra i commenti di questo articolo o alla mail gruppo.pdim@gmail.com.

Vogliamo suggerimenti.

UPDATE: nel bilancio consuntivo – in fase di esame in commissione – abbiamo scoperto che RT non trasmette più praticamente alcun tipo di dato alla Provincia, nemmeno quelli basilari quali il numero  di passeggeri trasportati e la capacità di trasporto delle linee.

Un’idea per la Valle Argentina

Assieme al mio amico e assessore tabiese Luca Napoli stiamo valutando la fattibilità e l’auspicabilità di una soluzione per una razionalizzazione delle corse relative alla Valle Argentina.

Facciamo una premessa: RT – come tutte le aziende di trasporto pubblico – viene pagata a km di servizio svolto.

Nei dintorni della valle Argentina, operano le seguenti linee.

A: Sanremo – Triora (6 corse feriali)
B: Sanremo – Castellaro (3 corse feriali)
C: Sanremo – Pompeiana (3 corse feriali)
D: Sanremo – Terzorio (2 corse feriali)
Oltre ovviamente il Sanremo – Taggia
Pensare a un capolinea per tutte le corse alla Stazione di Taggia FS porterebbe a un risparmio di km percorsi/tratta di 10 km per la linea per Triora, 6.5 km per le altre 3. Il totale dei km risparmiati al giorno sarebbe di 110 km, da moltiplicare ovviamente per 2 (andata/ritorno).
Questo risparmio consentirebbe di riutilizzare i km “avanzati” e quindi di aggiungere una corsa in più per ogni linea e di recuperare i km necessari per aggiungere 5-6 corse ulteriori sulla Sanremo – Taggia. Nell’orario attuale non ci sono praticamente più corse dalle ore 21 ed è una situazione inaccettabile per molte categorie di lavoratori.
E’ possibile quindi mantenere praticamente il medesimo servizio (anzi, migliorarlo!) a patto di avere gli spazi per creare un’autostazione presso la Stazione FS nuova e a patto di avere orari creati perchè ci siano le coincidenze presso la medesima.
Ovviamente questi sono solo “conti della serva”, da verificare, ricontrollare, etc. Si tratta ovviamente di una proposta, migliorabile, emendabile, cassabile, e tanti altri …abile che è inutile elencare ora. Sarebbe anche una sorta di ritorno alle origini, visto che una volta le corse per la Valle Argentina facevano effettivamente capolinea a Taggia.
Questo perchè, oltre a protestare, bisogna saper fare anche delle proposte e “testarle”, anche su internet.

Sempre sulla Cuneo – Ventimiglia

Il gruppo del PD in Provincia esprime forte contrarietà alla proposta di chiusura della linea ferroviaria Cuneo – Ventimiglia.

 
Quest’arteria rappresenta un collegamento fondamentale tra il Ponente ligure e il Basso Piemonte, oltre che con la comunità dell’Alta Val Roja  che ha storici legami con gli abitanti del Ponente ligure.
 
Con l’integrazione europea, in molti speravamo che tanti ostacoli al movimento transfrontaliero cadessero, mentre invece alle tradizionali incomprensioni tra Stati si sono aggiunti gli egoismi regionali. Crediamo che la Provincia di Imperia si debba fare parte attiva affinchè venga mantenuto un adeguato servizio, sia per i pendolari, sia per i turisti.
 
Premettiamo che il mantenimento dello statu quo rappresenta per noi un obiettivo minimo, in quanto deve essere oggetto di una attenta riflessione nel suo complesso del trasporto pubblico transfrontaliero tra il Ponente ligure, la Costa Azzurra, il Principato di Monaco e il Basso Piemonte.
 
Auspichiamo pertanto un forte sostegno dei cittadini e delle istituzioni alle manifestazioni per il mantenimento della linea e la prossima apertura di un serio dibattito sul tema dell’integrazione dei trasporti con i nostri vicini francesi, monegaschi e piemontesi.
 
Il Gruppo del PD in Provincia
Sergio Barbagallo, Gianni Boeri, Riccardo Giordano, Alessandro Lanteri, Teodoro Panetta, Fulvio Vassallo

Altro che Euroregione delle Alpi Azzurre

C’è un grande dibattito sulla paventata chiusura/forte riduzione sulla linea Cuneo – Ventimiglia. Esiste on-line una petizione su TargatoCN e SanremoNews, che chi vuole può firmare (io ho già fatto).

Sulla questione ne hanno già scritto e detto molto, io volevo soffermarmi su alcuni particolari che sono sfuggiti a molti. Tra i vari motivi che spingono molti a non usare (più) quella linea, uno dei problemi principali riguarda soprattutto gli orari.

Il problema è stato segnalato anche sul blog ufficiale della linea Nizza – Tenda (e complimenti alle ferrovie francesi per l’idea!) in un significativo post della responsabile della linea, che segnalava come nonostante l’aumento delle frequenze giornaliere per Breil (da 11 a 19) l’adozione del nuovo orario da parte della Regione Piemonte abbia fatto saltare diverse coincidenze utili, rendendo nei fatti un servizio peggiore.

Si aggiunga a questo che anche le coincidenze tra i regionali in arrivo da Imperia o Sanremo sono molto scomode, e vanno da poco più di venti minuti a raggiungere a volte anche un’ora, che su poco più di due ore di viaggio effettivo pesano parecchio.

Tutto questo porta ovviamente molti a preferire/essere costretti a usare l’automobile per i viaggi da/per il cuneese, quando un alternativa economica, ecologica e anche affascinante c’è.

ferrovia val roya

Mappa della linea trovata su internet

E’ davvero notevole il clamore che sempre suscitano le vicende legate a questa linea, molto affascinante e che può contare per sua fortuna un buon numero di sponsor e aficionados, anche molto attivi. Sarebbe bello se eguale attenzione mediatica avessero anche altre vicende ferroviarie, legate allo sviluppo dell’asse Genova – Nizza, che non sempre suscitano l’interesse che secondo me meritano.

Altro punto dolente rimane e permane l’evidente incapacità di saper fare rete tra Costa Azzurra, Ponente e Provincia Granda.  Parole e proclami tanti (ve la ricordate l’Euroregione delle Alpi Azzurre?), ma quando si tratta di arrivare al sodo si latita sempre un po’, specie dal lato imperiese. E dire che saremmo quelli che ci possono guadagnare di più.

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