Passare dai moderati agli incazzati

Ho già scritto ieri che ci siamo presi una sberla secca, e che però altri l’hanno preso più forte di noi (sia al centro che a sinistra). Dato che non mi piacciono le autoassoluzioni, ora comincio a scrivere quello che penso su cosa avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto. Condivido quello che ha dichiarato Riccardo Giordano al Secolo XIX: “Siamo andati male, malissimo, è inutile girarci intorno, nasconderci dietro un dito. Se il Pd non si apre alle persone esterne, ai movimenti, alla società civile, e non rinnova la sua dirigenza locale, la prossima volta non supera il 15 per cento.

Oggi tutti parlano del possibile scenario “avesse vinto Renzi”: sinceramente non so rispondere cosa sarebbe successo, ma credo che ora Matteo abbia capito quei 3-4 errori strategici che gli hanno fatto perdere le primarie e ora molti lo apprezzano di più anche grazie a questo. Certo è che Renzi avrebbe potuto forse convincere meglio col proprio spirito di cambiamento, ma non con le proprie proposte programmatiche che spesso sono lontane da quella grilline, quindi a conti fatti, un grande boh. A questi “renziani di ritorno” ricordo che io avevo deciso di sostenere alle primarie Laura Puppato, perchè (insieme a Civati, non in corsa) era l’unica che sosteneva la necessità di creare un dialogo nei fatti e nei contenuti col potenziale elettorato grillino, molto più grande anche numericamente dei “centristi cattolici” o dei tanto ricercati “moderati”, che sono poi i veri sconfitti di questo giro elettorale.

A me interessa ricordare che sono stato il primo e unico a dire che intorno allo svuotarsi del PdL e della Lega si sarebbe dovuto correre di corsa a riempire il vuoto che si stava creando in Provincia. Il risultato straordinario del M5S dappertutto sta a testimoniare che gli spazi per crescere c’erano. Usciamo da questa tornata elettorale in cui siamo cresciuti solo in 2 comuni (Airole e Mendatica), abbiamo contenuto le perdite nell’imperiese e siamo invece andati male nel sanremese e nell’intemelio. Certo, su Sanremo esiste uno dei più antichi meetup (e dei più simpatici anche) che sicuramente ha “preparato il terreno” meglio, ma resta incredibile che nei territori infiltrati dalla ‘ndrangheta (Ventimiglia, Vallecrosia, Bordighera) non siamo stati minimamente premiati dal voto, nonostante i grandi meriti che il PD ha nello “scoperchiamento della pentola”.

Evidentemente non siamo riusciti a fortificare nel tempo questo risultato. Ho personalmente partecipato a quattro iniziative pubbliche di “area” diciamo a Ventimiglia e in tre di queste mi sono trovato ad essere l’unico esponente del PD presente (1, 2, 3, 4). E la situazione ha portato a una bocciatura del PD tout court, locale e nazionale, anche perchè evidentemente non si è stati capaci di farci apprezzare come forza “differente”. A margine aggiungo che bisognerà osservare per bene i dati interessantissimi di Alternativa Intemelia sulla non-conoscenza da parte dei ventimigliesi del fenomeno mafioso e connessi, cose su cui avremmo dovuto per tempo fare campagna e su cui bisognerà cominciare a ragionare.

Su Sanremo ci siamo trincerati invece in uno sforzo sovrumano di amministrativismo puro e di perseguimento esclusivo di dinamiche connesse al Consiglio Comunale, col doppio risultato che l’eventuale buon lavoro svolto amministrativamente non ha trascinamenti positivi sul livello politico e che i Comuni dell’hinterland sanremese e le loro decine di migliaia di abitanti non sono certo portati a votare un PD che sentono parlare solo di problematiche a loro estranee.

Non siamo nemmeno riusciti a costruire per tempo l’immagine di un partito diverso e più aperto. A parte gli episodi discutibili avvenuti ogni qualvolta si è avuto a che fare con le primarie, svolte o ipotizzate, nei fatti ci troviamo di fronte a un partito che fino ad oggi si è dimostrato incapace ad essere accogliente. Della trentina di ragazzacci impetuosi che avevano organizzato tante cose nella campagna del 2008 (quella dei famosi “Negroni per Veltroni”) dentro il PD siamo rimasti in quattro o cinque. Saranno i giovini d’oggi che non sono abituati a soffrire, certo, ma anche il risultato di un ambiente che complessivamente è tutto fuorchè ospitale e aperto.

Certo, tutto questo è dovuto principalmente a una campagna elettorale nazionale scialba, alla mancanza di incisività della nostra proposta politica complessiva e credo anche a una nostra antipatia nei confronti delle persone, che evidentemente abbiamo maturato in questo ventennio. C’è spazio per recuperare? Sì. A Parma, capitale del grillismo, il centrosinistra ha ottenuto un ottimo risultato, “vincendo” la città che negli ultimi anni è stata prima destroide e poi grillina.

Siamo in un ritardo terrificante, e il fatto di avere la coscienza a posto ci deve servire solo da garanzia, ma non è sufficiente. Dobbiamo fare una rapida inversione di marcia, dato che i moderati non esistono più, perchè oggi come oggi stanno tutti incazzati come delle vipere, e a questi dobbiamo ricominciare a parlare e soprattutto ad agire.

Le primarie si vincono sempre

Le primarie si vincono sempre.

In Provincia di Imperia ha vinto con largo margine Donatella Albano.

Ne sono molto contento.

donatella albano

Foto di repertorio: Donatella Albano sovrintende l’avvio delle danze alla Festa Democratica di Bordighera 2010.

A margine, il risultato di queste primarie dimostra tutta l’inconsistenza di tutte le argomentazioni usate per motivare le più discutibili decisioni dell’ultima direzione provinciale e una scarsa percezione dei possibili flussi elettorali. Sarà il caso di ripensare strategia.

Rompiamo gli indugi

Domani si vota alle primarie dei parlamentari PD. La direzione provinciale del partito ha scelto, tra le candidature proposte quelle di Donatella Albano, Brunella Ricci, Andrea Gorlero e Leandro Faraldi. Uno di loro rappresenterà tutti noi in parlamento, ed è già un grande risultato.
Come saprete, io non sono in corsa. Mi ero proposto di entrare nella rosa dei candidati per portare un contributo di rinnovamento, unito alla mia esperienza di amministratore e dirigente. Sarà per un’altra volta.Ai tanti che hanno sostenuto la mia proposta non intendo dare indicazioni di preferenza per questa o quella candidatura, ma solo di partecipare a queste prime e storiche primarie per i parlamentari. A loro chiedo di rompere gli indugi, di andare a votare e di scegliere in piena coscienza.

Ma chiedo anche di partecipare con rinnovato impegno alla vita del partito, a tutti i livelli.
Ecco, visto che siamo in tema, questo può essere il classico argomento da inserire nelle cose da fare, insieme, nel 2013.
Buon anno a tutti, ci si rivede prima ai seggi, poi nei circoli.

In bocca al lupo

Ieri si è svolta la direzione provinciale del PD Provinciale. Non è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi necessaria ad accogliere la mia richiesta per due voti.

In seguito si è dovuto quindi votare per scegliere i 2 + 2.

A questo punto si è ritirato dalla competizione Fulvio Vassallo. Si è votato a scrutinio segreto e ho preso 19 preferenze. A quel punto sono arrivato terzo in classifica.

Ora si andrà a votare il 29 dicembre e che vinca il migliore.

Ringrazio tutti i 100 iscritti dei 20 circoli della Provincia di Imperia che hanno firmato per la mia candidatura, grazie a voi mi sono presentato al cospetto dela direttivo provinciale con il massimo di firme ottenibili e su pressochè tutto il territorio.

Ci vedremo presto con tutti voi. A Leandro, Andrea, Donatella e Brunella, auguro una sana competizione e in bocca al lupo a tutti.

Buon Natale e buone Feste a tutti, un ringraziamento particolare a Giorgio, Gianni, Roberto, Davide, Marco, Giacomo, Alfredo, Vittorio, Francesco, Andrea e Giovanni.

Alla fine di una lunga settimana

Uno sprint incredibile ha portato la voglia di partecipazione nel PD di Imperia ai massimi livelli. Sono tre donne e cinque uomini ad aver presentato le firme necessarie a poter partecipare alle primarie parlamentari.

C’è un però: attualmente le previsioni regolamentari prevedono che possano correre due donne e due uomini. E basta.

E’ però prevista la possibilità di operare una deroga. Basta volerlo.

Non credo che di fronte a tanta partecipazione dimostrata dal Partito in questa settimana si possa dare una risposta sbagliata, e quindi ritengo sia una questione di principio: chi ha mostrato di avere i requisiti per partecipare, deve poterlo fare.

Non credo si possa aver paura della democrazia e della partecipazione e pertanto auspico che tutti coloro che hanno regolarmente presentato la propria candidatura, possano partecipare.

E che vinca il migliore.

Una mano

Sto ricevendo tanti incoraggiamenti da parte di tanti amici, dentro e fuori il PD e sia a “km zero” che sparsi in tutta Italia, e già questo mi rincuora e mi commuove.

Aggiungo per gli iscritti al PD della Provincia di Imperia che hanno voglia di darmi una mano che possono sottoscrivere la mia candidatura entro venerdì.

Potete contattarmi  su facebook, su twitter oppure qui nei commenti. Un modo semplice semplice può essere quello di passare da Punto Ufficio in via della Repubblica a Sanremo (quartiere San Martino) dove si raccolgono le firme.

Per il resto, siamo in marcia. Damughe drentu.

Mi ci metto

Tra pochi mesi andremo a votare e avremo la possibilità di far voltare finalmente pagina all’Italia. Al fatto che ci toccherà farlo con una legge elettorale orribile, il PD intende porre rimedio aprendo un’altra volta i gazebi per far scegliere ai propri elettori i candidati parlamentari.
E ovviamente non posso che essere soddisfatto di questo.
Ho deciso di farmi avanti e di proporre la mia candidatura alle Primarie per i parlamentari del Partito Democratico in Provincia di Imperia. Penso infatti di poter mettere a disposizione dell’elettorato delle primarie numerose buone ragioni.
  •  Perchè ho fatto un chiaro percorso politico, prima nell’associazionismo territoriale e dopo col PD
  • Perchè negli anni del mio impegno sul territorio ho fatto esperienza della meravigliosa complessità della provincia di Imperia, dei suoi punti di forza ed eccellenza ma anche di quello che manca per un concreto sviluppo economico
  • Perchè ho sempre creduto nella partecipazione dei cittadini e nella loro vicinanza, e non nell’imporre decisioni dall’alto, aumentando la distanza tra cittadino e istituzioni
  • Perchè con me è iniziato un percorso che ha portato diversi giovani ad avere ruoli amministrativi nel PD
  • Perchè ho rispetto di tutte le diverse anime politiche e non sono schiavo di nessuna di esse
  • Perchè in tanti me lo hanno chiesto, e molti mi hanno detto “bell’idea”
Voglio quindi mettere al centro del mio futuro impegno quattro priorità per il mio territorio.
1- Lavoro: è la grande emergenza nazionale e purtroppo a livello territoriale le cose non vanno per nulla meglio. Servono maggiori garanzie per i meno tutelati e un sistema più efficiente per l’orientamento e la collocazione lavorativa. Attualmente solo il 3 % dei posti di lavoro si trovano tramite gli uffici di collocamento e ben oltre il 60 % tramite “amici”. Questo non è più sostenibile.
2- Giovani: i tanti miei coetanei che dalla nostra Provincia se ne vanno sono un salasso continuo che porta a squilibri enormi dal punto di vista sociale ed economico. Occorre trovare gli strumenti per ridar loro un ruolo e uno spazio.
3- Turismo e agricoltura: le due grandi forze motrici storiche del nostro territorio si sono impantanate. Credo abbiano ancora molto da dare se si riuscirà ad accompagnarle al meglio verso modalità innovative e sostenibili di produzione ed erogazione di servizi, che tra l’altro migliorerebbero la qualità della vita di tutti.
4- Collegamenti: è il vero punto focale – il territorio è mal collegato, anche al suo interno. Le priorità sono: potenziare e migliorare linea e materiale rotabile tra Nizza e Genova (e oltre), ripensare città e collegamenti in funzione di un maggiore utilizzo del mezzo pubblico, implementazione della rete di piste ciclopedonali. I collegamenti però non sono solo fisici: bisogna ricollegare la nostra Provincia con Genova, Nizza, Roma e Bruxelles, che ora, per nostra assenza, ci ignorano.
Credo che comunque, più in generale, sia necessaria una riscossa civica della nostra Provincia. Dobbiamo aprire le porte dei nostri circoli e  non dobbiamo più avere paura ad uscire e ad esporci come PD, perchè siamo l’unica forza politica strutturata e credibile.
E’ per dare un contributo a questa irrimandabile “sveglia” ho deciso di metterci la faccia.
Chiedo dunque il vostro sostegno, il vostro entusiasmo e la vostra vicinanza. Sono convinto sarà una bellissima esperienza.

Chiariamoci

Chiariamoci su una cosa: il PD deve fare le primarie per i parlamentari perchè il bisogna vincere le elezioni, perchè i nostri parlamentari devono essere legittimati da un’espressione popolare ampia e perchè la risposta migliore alla brutta politica non è l’antipolitica o la non politica, ma semplicemente la buona politica.

Senza troppe musse, è un problema di volontà dei vertici: i volontari del PD sapranno affrontare senza problemi l’organizzazione di queste primarie e chi lo nega, o non li conosce o è in malafede. E in ogni caso, non vale la pena temporeggiare senza provarci.

E poi se le fa il SVP perchè noi no?

Per questo invito tutti a firmare questa petizione .

Sta girando anche una raccolta firme per gli iscritti al PD imperiese che sta avendo un successo enorme. Mi fa molto piacere, avevo intuito l’importanza capitale di questo argomento da molto tempo.

Volta e giravolta

Prendo atto che “fa notizia” quello che dichiara il primo cittadino sanremese su FaceBook. Molto più dei danni che lo stesso sta facendo alla sua povera città, ma di questo i sanremesi se ne stanno rendendo conto da soli.

Ciò detto, io non riesco a seguire minimamente la logica delle sue sparate: a volte loda il centrosinistra, poi ritorna nei ranghi, firma dichiarazioni per la candidatura alle primarie PdL di Alfano, fa il capofila per Scajola, tenta di fare il rottamatore in salsa azzurra, stringe la mano a Strescino, si inchina di fronte ai pluridecennali capibastone del centrodestra, auspica il ritorno di Berlusconi, sogna Renzi, parla bene delle primarie, parla male delle primarie …
Ci sono tre ipotesi per spiegare quello che sta succedendo:
  1. ha perso ogni contatto con la realtà
  2. in realtà spara sensazionalate a caso per attrarre l’attenzione
  3. qualcuno gli sta facendo un brutto tiro, dopo avergli rubato l’accesso al profilo.
Nel caso 1, purtroppo non c’è niente da fare, e mi impegno a stargli vicino.
Se è vera la seconda, propongo al gruppo consigliare del PdL di comprargli un peluche per Natale e a quello della Lega di portargli qualche lecca lecca per l’Epifania.
Se purtroppo si è verificato il caso tre, che qualcuno indirizzi il povero derubato verso la Polizia Postale, che saprà sicuramente aiutarlo.
Nel caso per mia mancanza di fantasia e di analisi la realtà sia diversa, spero di venire messo al corrente, assieme alla cittadinanza. Così sapremo farci due idee.
Qualche cattivone dice che tutte queste sparate sarebbero in realtà captatio benevolentiae (vulgo: leccate di piedi) per i vari carri cui tenta volta per volta di attaccarsi. Mi sembra evidente che non può essere così, la palese inaffidabilità del soggetto è evidente e non basterebbe certo una “carezza” in un post per ribaltare la realtà.

Facciamo da apripista

Qualche mese fa io, Davide, Giorgio e Luca sollecitammo il Partito provinciale e regionale a svolgere le primarie per i parlamentari, come Prossima Italia sta facendo da molto tempo con le campagne “prima gli elettori” e “non ci resta che scegliere”.

Siamo molto soddisfatti che le cose si stiano muovendo per il verso giusto e che la Liguria stia facendo da apripista alle altre.

Ritengo poi particolarmente sensato tenere il “profilo Basso”, ovvero la strada indicata dal segretario regionale Lorenzo Basso: vogliamo che vengano fatte in tutta Italia, ma intanto organizziamoci noi. Il buon vecchio senso pratico ligure che porta a non sprecar nulla, manco il tempo.

Abbiamo l’occasione straordinaria di archiviare per sempre un brutto incubo e dobbiamo prepararci a farlo con tutte le forze, mostrandoci migliori degli altri. Buone primarie a tutti.

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