A Sampierdarena 21 giugno

festa villa scassi

 

 

E qui c’è il resto del programma della festa.

 

Ottimo lavoro della grandissima Sara Trotta e del circolo PD di Sampierdarena.

Passare dai moderati agli incazzati

Ho già scritto ieri che ci siamo presi una sberla secca, e che però altri l’hanno preso più forte di noi (sia al centro che a sinistra). Dato che non mi piacciono le autoassoluzioni, ora comincio a scrivere quello che penso su cosa avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto. Condivido quello che ha dichiarato Riccardo Giordano al Secolo XIX: “Siamo andati male, malissimo, è inutile girarci intorno, nasconderci dietro un dito. Se il Pd non si apre alle persone esterne, ai movimenti, alla società civile, e non rinnova la sua dirigenza locale, la prossima volta non supera il 15 per cento.

Oggi tutti parlano del possibile scenario “avesse vinto Renzi”: sinceramente non so rispondere cosa sarebbe successo, ma credo che ora Matteo abbia capito quei 3-4 errori strategici che gli hanno fatto perdere le primarie e ora molti lo apprezzano di più anche grazie a questo. Certo è che Renzi avrebbe potuto forse convincere meglio col proprio spirito di cambiamento, ma non con le proprie proposte programmatiche che spesso sono lontane da quella grilline, quindi a conti fatti, un grande boh. A questi “renziani di ritorno” ricordo che io avevo deciso di sostenere alle primarie Laura Puppato, perchè (insieme a Civati, non in corsa) era l’unica che sosteneva la necessità di creare un dialogo nei fatti e nei contenuti col potenziale elettorato grillino, molto più grande anche numericamente dei “centristi cattolici” o dei tanto ricercati “moderati”, che sono poi i veri sconfitti di questo giro elettorale.

A me interessa ricordare che sono stato il primo e unico a dire che intorno allo svuotarsi del PdL e della Lega si sarebbe dovuto correre di corsa a riempire il vuoto che si stava creando in Provincia. Il risultato straordinario del M5S dappertutto sta a testimoniare che gli spazi per crescere c’erano. Usciamo da questa tornata elettorale in cui siamo cresciuti solo in 2 comuni (Airole e Mendatica), abbiamo contenuto le perdite nell’imperiese e siamo invece andati male nel sanremese e nell’intemelio. Certo, su Sanremo esiste uno dei più antichi meetup (e dei più simpatici anche) che sicuramente ha “preparato il terreno” meglio, ma resta incredibile che nei territori infiltrati dalla ‘ndrangheta (Ventimiglia, Vallecrosia, Bordighera) non siamo stati minimamente premiati dal voto, nonostante i grandi meriti che il PD ha nello “scoperchiamento della pentola”.

Evidentemente non siamo riusciti a fortificare nel tempo questo risultato. Ho personalmente partecipato a quattro iniziative pubbliche di “area” diciamo a Ventimiglia e in tre di queste mi sono trovato ad essere l’unico esponente del PD presente (1, 2, 3, 4). E la situazione ha portato a una bocciatura del PD tout court, locale e nazionale, anche perchè evidentemente non si è stati capaci di farci apprezzare come forza “differente”. A margine aggiungo che bisognerà osservare per bene i dati interessantissimi di Alternativa Intemelia sulla non-conoscenza da parte dei ventimigliesi del fenomeno mafioso e connessi, cose su cui avremmo dovuto per tempo fare campagna e su cui bisognerà cominciare a ragionare.

Su Sanremo ci siamo trincerati invece in uno sforzo sovrumano di amministrativismo puro e di perseguimento esclusivo di dinamiche connesse al Consiglio Comunale, col doppio risultato che l’eventuale buon lavoro svolto amministrativamente non ha trascinamenti positivi sul livello politico e che i Comuni dell’hinterland sanremese e le loro decine di migliaia di abitanti non sono certo portati a votare un PD che sentono parlare solo di problematiche a loro estranee.

Non siamo nemmeno riusciti a costruire per tempo l’immagine di un partito diverso e più aperto. A parte gli episodi discutibili avvenuti ogni qualvolta si è avuto a che fare con le primarie, svolte o ipotizzate, nei fatti ci troviamo di fronte a un partito che fino ad oggi si è dimostrato incapace ad essere accogliente. Della trentina di ragazzacci impetuosi che avevano organizzato tante cose nella campagna del 2008 (quella dei famosi “Negroni per Veltroni”) dentro il PD siamo rimasti in quattro o cinque. Saranno i giovini d’oggi che non sono abituati a soffrire, certo, ma anche il risultato di un ambiente che complessivamente è tutto fuorchè ospitale e aperto.

Certo, tutto questo è dovuto principalmente a una campagna elettorale nazionale scialba, alla mancanza di incisività della nostra proposta politica complessiva e credo anche a una nostra antipatia nei confronti delle persone, che evidentemente abbiamo maturato in questo ventennio. C’è spazio per recuperare? Sì. A Parma, capitale del grillismo, il centrosinistra ha ottenuto un ottimo risultato, “vincendo” la città che negli ultimi anni è stata prima destroide e poi grillina.

Siamo in un ritardo terrificante, e il fatto di avere la coscienza a posto ci deve servire solo da garanzia, ma non è sufficiente. Dobbiamo fare una rapida inversione di marcia, dato che i moderati non esistono più, perchè oggi come oggi stanno tutti incazzati come delle vipere, e a questi dobbiamo ricominciare a parlare e soprattutto ad agire.

Pesi e misure

Il “ritiro” (forzato o meno) di Claudio Scajola sta provocando il ritiro solidale (più o meno sincero) di alcuni “riempilista” ponentini, quali Filippo Maria Bistolfi, Mario Conio e Piera Poillucci.

Quest’ultima poi sostiene che anche Eugenio Minasso sarebbe incandidabile, visto quel che è uscito dal processo ai fratelli Pellegrino.

Quello stesso processo che tutti si sono dimenticati quando (per problemi di forma) il Consiglio di Stato annullò lo scioglimento per mafia del Comune di Bordighera.

Qualche maligno potrebbe pensare che allora per aiutare qualche amico di Scajola, conveniva dimenticarsi del processo. Salvo poi rendersi conto che sono coinvoli dei nemici di Scajola e quindi conviene, per questi, ricordarsi del processo. E poi è bastato sciacquarsi la coscienza accusando il PD di usare politicamente la giustizia.

Ho idea che sarà una campagna elettorale molto divertente.

Avanti come treni

Ieri è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso degli ex amministratori del Comune.

Al di là di alcune considerazioni tecnico-formali su cui si basa tutto il procedimento (tipo non tenere in considerazione gli atti forniti dai Carabinieri e tenere conto “quasi esclusivamente” della relazione dell’allora prefetto, convinto che la criminalità organizzata non esistesse).

Al di là del fatto che ormai le inchieste (molte delle quali successive e non tenute in considerazione – come regola vuole – nell’esame del ricorso) riguardano nei fatti diverse amministrazioni comunali, consiglieri regionali e parlamentari, mettendole in forte vicinanza con un tessuto fortemente malavitoso.

Al di là del fatto che il ricorso andrebbe esaminato con un minimo di competenza – cosa che da molti giornalisti non è stata fatta.

Al di là del fatto che diversi amministratori di Bordighera, graziati da questo provvedimento, sono nel frattempo finiti sotto inchiesta per molti altri in successive operazioni antimafia o processi nel frattempo sviluppatisi.

Al di là del fatto che non è in discussione la forte presenza di criminalità organizzata di stampo mafioso e i suoi continui tentativi di infiltrarsi nel tessuto economico e politico di questa provincia.

Ritengo che noi si debba andare avanti come treni. Mafia e ‘ndrangheta condizionano ormai pesantemente la vita politica, economica e sociale del Ponente e il centrodestra ha pesantissime responsabilità perchè continua a negare il problema.

Il problema c’è ed è enorme, ed è concausa del mancato sviluppo di questa Provincia. Ed è il momento di invertire la rotta. Per tutta la nostra Provincia, non per chi ha sempre tenuto la barra dritta e può camminare a testa alta.

Dopo “la svolta”

Non c’è pace tra gli ulivi taggiaschi. Questa notte la grande operazione antimafia “la Svolta” svolta dalla DDA e dai Carabinieri. Coinvolte le amministrazioni comunali PdL di Ventimiglia, Bordighera (già sciolte per mafia) e Vallecrosia (non ancora sciolta per mafia).

Giovanni Bosio si è dimesso da consigliere provinciale e da capogruppo, Biasi ci sta pensando. Scullino non ha più nulla da cui dimettersi.

Qui di seguito il comunicato del PD.

L’operazione odierna della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova ha riacceso i riflettori dei mass media e l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sulle amministrazioni comunali di Ventimiglia e Bordighera, sciolte per infiltrazioni mafiose.

Alla lista si è aggiunta l’Amministrazione di Vallecrosia (…).

E’ la prima volta che, attraverso questa indagine, si cercano responsabilità personali e non più generiche infiltrazioni mafiose.Vengono indagati i Sindaci e i loro collaboratori, come nel caso del Dr. Prestileo. 

Il Partito Democratico, oggi, avrebbe voluto commentare il lusinghiero risultato di partecipazione popolare alle primarie indette dalla coalizione PD SEL E PSI, e invece il risveglio dei cittadini dell’area Intemelia, è stato disturbato dall’elicottero dei Carabinieri in appoggio alle pattuglie che effettuavano gli arresti e le perquisizioni in casa degli indagati, coordinati dalla DDA di Genova. 

Le indagini della DDA speriamo contribuiscano a mettere la parola fine alle riabilitazioni politiche delle Amministrazioni di Ventimiglia e Bordighera, tentate a più riprese dai dirigenti della PDL provinciale, che non hanno perso occasione per cercare di gettare un velo su tutti gli atti e le indagini effettuate dai vari Organismi dello Stato che si sono occupati, a vario titolo, delle Amministrazioni Comunali interessate.

Il Partito Democratico, anche attraverso i Suoi rappresentanti in seno alle Amministrazioni, ha sempre denunciato gli atti e le azioni contrarie alla gestione trasparente della cosa pubblica, esercitando il ruolo che compete ad una forza politica, senza mai tentare di sostituirsi agli organi dello Stato. Oggi, davanti all’indagine in corso, sospendiamo il giudizio sulle persone coinvolte, nell’attesa del consolidamento dell’eventuale giudizio dei tribunali. 

Il Partito Democratico richiede, a tutte le forze politiche, un impegno chiaro e continuo verso il rinnovamento della classe politica e, soprattutto, una gestione trasparente delle Amministrazioni Pubbliche.

Non è più accettabile che la cosa pubblica venga gestita a favore di interessi privati e, ancor peggio, legati alle organizzazioni criminali. La nostra provincia e i nostri cittadini non meritano quanto gli sta accadendo. E’ arrivato il momento di imprimere una svolta decisa e costruire una prospettiva nuova e pulita

Daighe drentu

Ho letto solo ora dell’incredibile vicenda capitata ai ragazzi di Alternativa Intemelia, querelati dall’ex Sindaco sciolto per mafia e condannato a due anni e fischia Gaetano Scullino.

E’ una Provincia questa in cui le querele vengono usate come arma per far star zitti, più che per tutelare la propria reputazione.

Mi sembra doveroso quindi ribadire la mia personale vicinanza ai ragazzi e a dirgli di non mollare. Anzi, daighe drentu.

La Villa e il Villano pt II

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico in Provincia chiede all’Amministrazione Provinciale di dissociarsi dalle dichiarazioni fatte da Vittorio Sgarbi in occasione dell’inaugurazione della mostra “Maestri del Novecento” presso villa Regina Margherita.

 Quelle frasi sono indiscutibilmente offensive e gratuitamente diffamatorie nei confronti delle Istituzioni e le Forze dell’Ordine della Repubblica Italiana, oltre che per tutte le vittime della criminalità organizzata.

Villa Regina Margherita è fortemente associata all’Ente Provincia nella percezione comune, visto il ruolo che l’Ente ha nella promozione e nel sostegno della Villa e della Fondazione quale socio fondatore della stessa; riteniamo necessario che si ribadisca di fronte all’opinione pubblica il ruolo istituzionale della Provincia a fianco delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni della Repubblica Italiana.

Faremo di tutto perchè questo non resti solo uno di tanti Comunicati Stampa.

La villa e il villano

Ieri sono andato all’inaugurazione della mostra a Villa Margherita a Bordighera della mostra “Sguardi dal Novecento“.

Parterre d’eccezione: parecchi ex amministratori della Provincia e del Comune, qualche attuale moglie di politico e qualche futuro possibile candidato – di che colori ve lo lascio immaginare.

Guest star Vittorio Sgarbi, che si è lasciato andare a dichiarazioni al di là del bene e del male.

Ospite d’eccezione il critico d’arte Vittorio Sgarbi insieme alla compagna Sabina dal Colle, che ha dato spettacolo come è nel suo stile sparando a zero contro l’ex Ministro degli Interni Roberto Maroni, “reo” di aver commissariato il Comune di Bordighera per infiltrazioni mafiose (come il comune di Salemi, la cui amministrazione era guidata dallo stesso Sgarbi).

In realtà ho assistito live a dichiarazioni ancora peggiori (contornate da un Giovanni Bosio gongolante), non riportate dalla stampa probabilmente per pietà.
Bene ha fatto Donatella Albano a rispondergli per le rime.Chiederemo al Consiglio e alla Giunta Provinciale di dissociarsi da queste dichiarazioni.
Se poi Bosio come percorso riabilitativo mediatico ha intenzione di usare personaggi da talk show, non chiami più volte lo stesso, ma faccia venire anche da Platinette, Mara Maionchi e Jerry Calà.

Libri, non voti

Strana solidarietà

Vittorio Sgarbi: La mia assoluta solidarietà al Sindaco di Ventimiglia

Il Ministero dell’Interno: responsabilità di Sgarbi nell’infiltrazione mafiosa a Salemi

 

 

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