Finalmente

L’aria è cambiata in Provincia, e non si tratta più di un fenomeno passeggero. Quello che in passato sono stati brevi momenti è ormai un fenomeno generalizzato di collasso di un gruppo di potere che fino a pochissimo tempo fa dettava legge in tutta la Provincia. Taggia, Vallecrosia, Bordighera, Imperia sono una serie di pesanti sconfitte per la dinastia Scajola e il sintomo chiaro di una sempre maggiore lontananza dall’elettorato.

C’è stata una bassa affluenza in alcuni casi, ma comunque molto meno bassa che in altre parti d’Italia. Non è un bel segnale, ma in parte è fisiologico che una parte dell’elettorato tradizionalmente pidiellino non si sia semplicemente recato a votare.

La sfida che dobbiamo affrontare per le prossime amministrative è quella di continuare a interpretare la voglia di cambiamento che c’è. Finalmente.

In bocca al lupo a Capacci, Giordano e alla loro ottima squadra.

La tempesta perfetta

Sono stato alcuni giorni in vacanza in Spagna, approfittando del silenzio elettorale e scrivo solo ora il mio parere sull’accaduto. Si parla, e giustamente, di svolta a sinistra della Provincia: nei fatti, il PdL “tradizionale” perde dappertutto, il Movimento 5 stelle ufficiale e non-ufficiale va male dappertutto arrivando ovunque quarto schieramento nonostante il clamoroso successo avuto alle politiche di poche settimane fa e quasi nessuna lista civica fa davvero il “botto” (escluse quelle di Pallanca e Capacci).

A Imperia Capacci ha messo la freccia contro il candidato scajolano, prendendo circa il 50 % di voti in più, e le liste di centrosinistra hanno tutto sommato “tenuto”, nonostante la concorrenza “interna” delle altre liste civiche della coalizione ed esterna da parte della coalizione “Imperia Bene Comune”. In particolare quest’ultimo confronto è andato abbastanza bene, il centrosinistra con Capacci ha doppiato i consensi delle liste per Grosso. Il PD è inoltre il primo partito della coalizione.

Sono poi molto contento personalmente degli ottimi risultati di tanti candidati giovani a sinistra: Enrica Chiarini e Giorgio Montanari probabilmente (toccando ferro e quant’altro) eletti, ma anche gli ottimi risultati di Balestra, Corinni, Ginulla e Berardinucci nel PD e di Ghigliazza, Braganti e Pellitteri nella civica di centrosinistra. Sono poi molto contento anche che l’unico consigliere eletto di IBC oltre al candidato sindaco (che peraltro ha fatto una campagna buona) sia Mauro Servalli.

Ora dritti al ballottaggio, consci di essere ora i più forti.

A Vallecrosia larga vittoria per Ferdinando Giordano che se l’è semplicemente meritata e sono sicuro sarà un’ottimo sindaco. Ottimo lavoro anche per il circolo PD locale.

A Bordighera (storico buco nero per la sinistra) la lista civica appoggiata dal centrosinistra arriva terza al fotofinish, pagando forse una campagna elettorale troppo in punta di fioretto. Vince una civica di centrodestra fortemente discontinua rispetto al PdL ufficiale e alle giunte precedenti.

In conclusione, il PD dove è presente con dei buoni candidati in progetti credibili, chiari, popolari e condivisibili è in grado di dire la sua anche nelle situazioni più difficili. Non credo però che questo turno di amministrative abbia risolto tutti i problemi che si sono manifestati a livello nazionale, anzi! Semplicemente, gli elettori sanno distinguere molto bene i livelli differenti a cui si vota e può succedere che l’endorsement esterno (che venga dai comitati Renzi o dal Sindaco Zoccarato) a una lista non porti particolari consensi. C’è  comunque la dimostrazione che esiste una base solida da cui ripartire con il congresso del PD.

A margine delle elezioni è saltata poi fuori su (alcuni) giornali una brutta faccenda relativa ai media locali e a un uso molto disinvolto di “notizie di scambio” – ovvero acquisto spazi pubblicitari e servizi giornalistici in cambio di notizie molto addomesticate.

Spero ovviamente che si risolva tutto nel migliore modo possibile, ma credo che ci sia stato per anni un Ordine dei Giornalisti molto inconsapevole su ciò che avveniva qui a Ponente. Confido in una maggiore vigilanza e in una maggiore e condivisa etica professionale nell’informazione locale. Sono convinto che gli addetti ai lavori di tutti i media sapranno anche andare oltre al “mors tua vita mea” che può cogliere forse qualcuno nell’immediato per riuscire a fare tutti un passo avanti in termini di qualità, correttezza e professionalità.

Sono ottimista e convinto che la tempesta perfetta che ha colpito l’establishment politico e giornalistico del ponente sia un’occasione da non buttare.

Futuro e dignità

“Alle prossime elezioni amministrative gli elettori del centro sinistra sono chiamati ad assumersi la grande responsabilità ed il grande onore di dare finalmente dignità e futuro alla città di  Imperia,  liberandola  letteralmente dal controllo politico ed economico a cui è stata soggiogata, da decenni,  dai soliti noti”. A lanciare questo appello, ad ormai pochi giorni dal voto amministrativo, è il capogruppo del Partito Democratico in consiglio provinciale Riccardo Giordano.

“I risultati di questa sistematica occupazione di cariche,  incarichi e posizioni dirigenziali  sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti, non c’è bisogno di spiegarli!!! I tentativi  da parte del candidato Sindaco Annoni, e  dei consueti esponenti o dei  transfughi più o meno  pentiti del centrodestra locale,  di far credere il contrario fanno sorridere”.

“Ben quattro degli ex assessori della prima giunta Strescino sono ri-candidati nella lista di “Berlusconi per Annoni” e molti consiglieri o parenti di consiglieri,  (di quelli che alzavano aprioristicamente   la manina durante le votazioni), sono di nuovo in corsa per le elezioni. Sono gli stessi assessori e consiglieri che hanno governato la città e che, a differenza di altri, non hanno neanche avuto il coraggio e la dignità di chiedere scusa agli imperiesi  per i guasti che hanno provocato. Ed ora vogliono far crede agli elettori di essere pronti a  far ripartire Imperia. E verso quale direzione la vogliono far ripartire? Con quale credibilità poi?”.

“Da quella  parte ci sono sempre le solite facce, si suona  la musica di sempre, con gli stessi direttori d’orchestra. Ma è tempo di cambiare canale. Di ascoltare una musica nuova. La pazienza dei cittadini di Imperia questa volta è finita; di fronte a tanta desolante evidenza anche i più refrattari hanno capito che è giunto il momento di voltare pagina, per l’avvenire della città, per la sua economia, per il lavoro e l’occupazione, per il futuro dei più giovani”.

“C’è un’unica grande occasione per ripartire su nuove basi e rimettere in moto la città;  questa occasione si chiama Carlo Capacci. E per portare Carlo Capacci alla carica di Sindaco, per realizzare davvero il cambiamento e chiudere definitivamente con il passato, c’è bisogno innanzitutto del voto compatto di tutto il centrosinistra. Non ci sono “se” e non ci sono “ma”.

“Noi del centrosinistra siamo un popolo che vive, e spesso soffre, di un vivace confronto  interno,  perché siamo un popolo che rifiuta con sdegno  ogni forma di gregarismo servile. Da noi non ci sono ne padroni miliardari   ne guru ieratici che ci dicono cosa dobbiamo mangiare alla mattina. Ma questo è il nostro tratto distintivo, è la nostra cifra politica ed umana, quella di uomini, di donne e di militanti   liberi, e dobbiamo esserne solo orgogliosi”.  

“Ed è proprio per non far torto alla nostra identità e alla nostra dignità  politica che dobbiamo saper incarnare, quando l’interesse generale lo richiede, la forza principale  del cambiamento, il motore centrale del rinnovamento e l’occasione di rivincita  per la città di Imperia, oltre che per il Paese. Anche attraverso scelte politicamente coraggiose e di grande responsabilità”.

“Perché prima viene il bene di Imperia e  poi tutto il resto. Perché la posta in gioco è troppo alta;  o si sta con Annoni, e con tutto quello che rappresenta,  o si sta con Carlo Capacci e con il PD, con il rinnovamento e la buona amministrazione. E la scelta non la dobbiamo  lasciare ad altri; la scelta la dobbiamo fare prima di tutto noi, da veri garanti  del cambiamento”.    

Da Sanremonews

Ovviamente sottoscrivo. Io e tutti i Marxisti per Capacci. E ovviamente penso anche ad un altro Giordano, candidato a Vallecrosia e alla lista Bordighera in Comune, che hanno bisogno di tutto il supporto possibile.

Dopo “la svolta”

Non c’è pace tra gli ulivi taggiaschi. Questa notte la grande operazione antimafia “la Svolta” svolta dalla DDA e dai Carabinieri. Coinvolte le amministrazioni comunali PdL di Ventimiglia, Bordighera (già sciolte per mafia) e Vallecrosia (non ancora sciolta per mafia).

Giovanni Bosio si è dimesso da consigliere provinciale e da capogruppo, Biasi ci sta pensando. Scullino non ha più nulla da cui dimettersi.

Qui di seguito il comunicato del PD.

L’operazione odierna della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova ha riacceso i riflettori dei mass media e l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sulle amministrazioni comunali di Ventimiglia e Bordighera, sciolte per infiltrazioni mafiose.

Alla lista si è aggiunta l’Amministrazione di Vallecrosia (…).

E’ la prima volta che, attraverso questa indagine, si cercano responsabilità personali e non più generiche infiltrazioni mafiose.Vengono indagati i Sindaci e i loro collaboratori, come nel caso del Dr. Prestileo. 

Il Partito Democratico, oggi, avrebbe voluto commentare il lusinghiero risultato di partecipazione popolare alle primarie indette dalla coalizione PD SEL E PSI, e invece il risveglio dei cittadini dell’area Intemelia, è stato disturbato dall’elicottero dei Carabinieri in appoggio alle pattuglie che effettuavano gli arresti e le perquisizioni in casa degli indagati, coordinati dalla DDA di Genova. 

Le indagini della DDA speriamo contribuiscano a mettere la parola fine alle riabilitazioni politiche delle Amministrazioni di Ventimiglia e Bordighera, tentate a più riprese dai dirigenti della PDL provinciale, che non hanno perso occasione per cercare di gettare un velo su tutti gli atti e le indagini effettuate dai vari Organismi dello Stato che si sono occupati, a vario titolo, delle Amministrazioni Comunali interessate.

Il Partito Democratico, anche attraverso i Suoi rappresentanti in seno alle Amministrazioni, ha sempre denunciato gli atti e le azioni contrarie alla gestione trasparente della cosa pubblica, esercitando il ruolo che compete ad una forza politica, senza mai tentare di sostituirsi agli organi dello Stato. Oggi, davanti all’indagine in corso, sospendiamo il giudizio sulle persone coinvolte, nell’attesa del consolidamento dell’eventuale giudizio dei tribunali. 

Il Partito Democratico richiede, a tutte le forze politiche, un impegno chiaro e continuo verso il rinnovamento della classe politica e, soprattutto, una gestione trasparente delle Amministrazioni Pubbliche.

Non è più accettabile che la cosa pubblica venga gestita a favore di interessi privati e, ancor peggio, legati alle organizzazioni criminali. La nostra provincia e i nostri cittadini non meritano quanto gli sta accadendo. E’ arrivato il momento di imprimere una svolta decisa e costruire una prospettiva nuova e pulita

Cicli virtuosi

Ne avevo già parlato qui e ne sono molto contento.

Approvato all’unanimità oggi in Provincia dalla I commissione consiliare il protocollo d’intesa tra la Regione Liguria, la Provincia di Imperia e i Comuni di Bordighera, Camporosso, Dolceacqua, Vallecrosia e Ventimiglia per la progettazione di una pista ciclabile che porti dal confine di Ospedaletti (dove è in via di completamento quella gestita da Area 24) al confine di Stato, e da Camporosso, dove già ne esiste una parte di tracciato, a Dolceacqua lungo il Nervia.
La costruzione delle piste ciclopedonali è un punto fondamentale del Piano Territoriale Regionale che prevede la loro costruzione lungo l’arco costiero ligure ma con diverse ciclabili “verticali” che colleghino perquanto possibile la costa con l’entroterra per valorizzare il territorio e sviluppare il turismo sostenibile, obiettivo recepito dalla Provincia che sta lavorando per creare un sistema di piste ciclopedonali da Cervo al confine con tratte nelle valli del Roja, del Nervia, dell’Argentina (inaugurata ad aprile di quest’anno), del Prino, dell’Impero e dell’Evigno.
L’obiettivo della Regione è di riuscire a collegare la ciclabile presente a ponente con la Greenway dell’arco ligure per collegarla a sua volta cone la rete Bici Italia ed Eurovelo a livello europeo.
Entro sei mesi dalla firma di questo protocollo i singoli Comuni dovranno redigere il progetto preliminare di fattibilità per la tratta di loro competenza, progetto che una volta reso definitivo verrà recepito nel Piano Territoriale Regionale della Regione Liguria, Ente che sarà capofila nella realizzazione del progetto. Il finanziamento e le modalità di costruzione, manutenzione e gestione della costruenda pista verranno definiti successivamente.

Altri documenti li trovate qui.
Ciclabilizzare (perdonatemi) le passeggiate a mare dei comuni pare relativamente semplice (per un totale di circa 7 km, inclusi alcuni tratti già operativi), altrettanto semplice il collegamento con l’esistente ciclabile Camporosso -Nervia (1.5 km). Più complessi paiono i 5 km circa di collegamento con Dolceacqua e il prolungamento Ventimiglia – Mentone. Vedremo, in ogni caso si tratterebbe di un quasi-raddoppio rispetto all’attuale offerta (20 km circa di Area24 + 3 km Taggia-Arma).
Ho dei personalissimi dubbi sull’itinerario scelto da EuroVelo per collegarsi alla pianura padana e al progetto VenTo (farsi il Tenda in bici magari in salita non mi sembra il massimo della praticità, forse il Nava sarebbe un po’ più semplice).
In ogni caso tutto questo serve a ragionare sul fatto che magari a noi sembrano grandi innovazioni pochi kilometri, ma il macroprogetto ne comprende decine di migliaia.

Matrimoni possibili

Se ne parla da un po’, ma troppo sottovoce e invece dovrebbe essere un tema di cui si dovrebbe discutere di più, perchè è un passaggio che può dare una significativa svolta amministrativa a tutto il territorio italiano. Sto parlando degli accorpamenti tra i piccoli Comuni. Alcuni di coloro che mi conoscono si stupiranno, sapendo quanto io sia legato alla mia Mendatica (e anche scherzosamente campanilista), ma è un fatto che nel mezzo del riordino generale della struttura dello Stato si parla di scioglimento delle province, di città metropolitane, ma poco di come rendere efficaci ed efficienti i servizi nei piccoli Comuni. E una delle vie proposte è proprio l’accorpamento.

Tra i motivi che spingono in questa direzione c’è la possibilità di razionalizzare i servizi, che è sempre più diseconomico gestire separatamente (anagrafe, ufficio tecnico, rifiuti, etc). Contro, c’èil rischio di “rompere” equilibri storici e di allontanare dalla cittadinanza enti che in molti casi funzionano meglio delle grandi città.

In concreto, andando a memoria, proposte di fusioni uscite sui giornali hanno riguardato varie zone della nostra Provincia: si parlava di comune unico del Dianese (mettendo assieme Diano Marina, Castello, Arentino, San Pietro, Cervo, San Bartolomeo e Villa Faraldi), di un’altro accorpamento allo sbocco della Valle Argentina (tra Riva, Santo Stefano, Pompeiana e Terzorio), di un nuovo Comune nell’Alta Valle Arroscia (tra Mendatica, Montegrosso, Cosio e Pornassio, con l’ipotesi di allargarsi a Monesi e Piaggia) e di un matrimonio alla foce del Nervia tra Camporosso e Vallecrosia.

A me piacerebbe che a parlarne fossero le comunità locali, che dovrebbero avere la possibilità di scegliere questa via per ottenerne vantaggi e non subirla come decisione imposta dall’alto (magari suggerita da qualche benpensante metropolitano che non conosce cosa vuol dire vivere in una piccola comunità). Una libera scelta, su cui magari è opportuno approfondire le questioni più pratiche caso per caso e trovare delle soluzioni pratiche e concrete.

Per chi ha voglia di approfondire la questione, c’è questo blog a tema che ha un titolo significativo: Bene in Comune

Dare una pista a tutti

Sui media sta tenendo banco la questione dell’apertura della Pista d’Atletica di Pian di Poma, che sta incontrando diversi ostacoli. Come gruppo consiliare abbiamo presentato in Provincia un ordine del Giorno che chiede all’Ente di sostenere le spese di gestione di questa importante infrastruttura sportiva, visto che fa già lo stesso con gli analoghi impianti di Vallecrosia e del Prino.

Una risposta positiva da parte della maggioranza può essere un concreto aiuto oltre che un modo per mettere meglio in rete le strutture sportive esistenti.

Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale Luigi Sappa

 

Ordine del Giorno sul sostegno alle attività sportive in Provincia di Imperia

 

I sottoscritti consiglieri provinciali del gruppo PD presentano per la discussione in Consiglio Provinciale il seguente ordine del giorno.

 VISTA la “Convenzione per la gestione e l’uso del campo di Atletica Leggera A. Lagorio di Borgo Prino” tra Provincia e Comune di Imperia (approvata nel C.P. del 29 novembre 2011);

VISTO  il “Regolamento di utilizzo da parte delle Scuole e Società Sportive del Complesso Polisportivo Intemelio “Sen. Raoul Zaccari” di Camporosso”, approvato con deliberazione C.P. 93 del 16.12.2003;

APPURATO l’impegno dell’Ente Provincia ad incrementare e a diffondere la pratica sportiva sul proprio territorio per la valenza sociale e turistico-economica;

PRESO ATTO che ai suddetti due impianti sportivi si sta per aggiungere la nuova Pista d’Atletica di Sanremo, dotata di tutte le infrastrutture necessarie ad ospitare gare internazionali d’atletica.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI IMPERIA DA MANDATO AL PRESIDENTE E ALLA GIUNTA PROVINCIALE AFFINCHE’:

  1. Sostengano adeguatamente sia la fase d’avvio sia la gestione ordinaria della nuova importante struttura sportiva;
  2.  Promuovano adeguatamente le strutture esistenti in Provincia nella filiera del turismo sportivo;
  3. Favoriscano l’utilizzo delle medesime strutture alle società sportive e alle scuole della nostra Provincia.

Due Don da mettere in agenda

Segnalo due appuntamenti con due sacerdoti molto particolari nell’ambito della campagna “l’Italia sono anch’io”.

Il primo è per martedì 24 Gennaio alle ore 21 presso l’Oratorio di Don Bosco a Vallecrosia e avrà come protagonista Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, sul tema “Anche voi foste stranieri”: all’interno dell’incontro verranno presentati i dati dell’ultimo Dossier sull’Immigrazione della Caritas.

Il secondo appuntamento è per il giorno successivo, mercoledì 25 gennaio, sempre alle ore 21, ma stavolta a Sanremo e alla sala Ariston Roof 1 per un incontro con Don Luigi Ciotti, presidente di LIBERA.

In entrambi gli incontri si potrà firmare e sostenere la campagna “l’Italia sono anch’io”.

L’Italia sono anch’io

Anche nella nostra provincia è partita la Campagna Nazionale “L’Italia sono anch’io” per i diritti di cittadinanza (www.litaliasonoanchio.it) promossa a livello nazionale da 19 associazioni, tra cui: Acli, Arci, Asgi -Associazione studi giuridici sull’immigrazione-, Caritas Italiana, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Fondazione Migrantes, CGIL, Libera, Rete G2-Seconde Generazioni.

La campagna promuove due proposte di legge di iniziativa popolare, una sulla riforma dell’attuale normativa sulla cittadinanza ed una sul diritto di voto alle elezioni amministrative, per il riconoscimento alla popolazione immigrata che lavora onestamente e risiede regolarmente da un certo numero di anni nel nostro paese di diritti che costituiscono gli strumenti più alti di integrazione e di responsabilità sociale e politica e per i riconoscimento del diritto di cittadinanza ai giovani stranieri che sono nati e cresciuti in Italia.

La normativa attualmente in vigore non riconosce la cittadinanza come un diritto tutelabile davanti all’autorità giudiziaria neppure per chi lavora onestamente e risiede regolarmente anche da parecchi anni nel nostro paese, ma solo come una concessione elargita in modo del tutto arbitrario e discrezionale da parte dell’autorità amministrativa. Inoltre, non esiste nel nostro paese la effettiva possibilità di acquisire automaticamente la cittadinanza da parte di bambini nati in Italia da genitori stranieri, o da parte di giovanissimi giunti in Italia in tenera età. Per questi minori è evidente la divaricazione tra lo status giuridico e l’identità personale, costruita nell’acquisizione del patrimonio linguistico e culturale e nei legami sociali. Quanto al diritto di voto nelle elezioni amministrative i cittadini non comunitari, che pure contribuiscono al finanziamento delle strutture pubbliche locali mediante il prelievo fiscale, ne sono totalmente esclusi, ciò in contrasto con quanto dispone la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, fatta a Strasburgo nel febbraio del 1992 ed entrata in vigore nel maggio del 1997.

Costituiscono il comitato promotore della provincia di Imperia le seguenti associazioni: Acli, Arci, Caritas diocesana Ventimiglia-Sanremo, Casa Africa-onlus, Chiese Valdesi della provincia di Imperia, Cgil, Libera e Mappamondo-onlus.

A partire dalle prossime settimane il comitato promuoverà iniziative per la raccolta di firme delle due proposte di legge. Durante il mese di gennaio verranno inoltre raccolte le firme in occasione dei seguenti eventi:

13 gennaio-ore 21- Imperia- Centro Polivalente- Incontro su immigrazione e integrazione a Imperia, organizzato dal circolo PD di Porto Maurizio.

24 gennaio-ore 21 – Vallecrosia- Cinema/Teatro don Bosco, via Col. Aprosio n. 433 – “ANCHE VOI FOSTE STRANIERI” incontro con don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, e presentazione del Dossier Immigrazione di Caritas Italiana, organizzato da Caritas diocesana Ventimiglia-Sanremo, Associazione Mappamondo, Parrocchia Maria Ausiliatrice

25 gennaio-ore 21- Sanremo- Palafiori – Incontro con DON CIOTTI- organizzato da Libera

Da SanremoNews

Semplicemente una questione di civiltà. Farò il possibile per aiutare questa raccolta firme.

Sette ore di esordio

Grande emozione per me al primo consiglio tenutosi ieri dalle 18,30 in poi, e anche tante pacche sulle spalle da parte del personale presente, del Consiglio tutto e della giunta.

A metà serata (abbiamo finito all’1 passata) è passato a trovarci Antonio Ricci (senza tapiri per stavolta), che vedendomi ha esclamato “Presidente Sappa! Questo è sfruttamento di lavoro minorile!”.

Il primo punto all’odg era la surroga del dimissionario Andrea Gorlero. Essendosi dimesso anche Oliviero Olivieri, il qui presente si è potuto sedere tra i banchi del gruppo consiliare PD.

Si è discusso di alcune interpellanze presentate dalla minoranza – principalmente su abbonamenti RT per famiglie e su una discarica abusiva a Pornassio.

Si è poi parlato del Rendiconto di gestione 2010. Il bilancio che ci consegna l’Ente Provincia è sempre più ingessato e il vicepresidente del Consiglio Vassallo ha annunciato che presenteremo alcune proposte per liberare risorse, ora troppo vincolate a spese fisse non modificabili. Durante la replica, il presidente Sappa ha parlato esplicitamente dei danni portati dal Federalismo, tra le facce attonite dei consiglieri leghisti.  Il documento è passato con il voto contrario del nostro gruppo.

Si è poi parlato di alcune modifiche al piano provinciale dei rifiuti. Apprezzando il grande lavoro svolto dalla Provincia (finalmente! dopo 10 anni di gestione approssimativa), si è finalmente su una buona strada, che dovrebbe portare quanto meno a una gestione meno provvisoria e più efficiente dell’attuale. Non abbiamo parlato di cambio di tariffe per Sanremo – gli amici di Bussana sanno a cosa mi riferisco. Restano all’interno del Piano però alcune ipotesi di località “adatte” a ospitare discariche (tra cui il Vallone die Morti di Badalucco e Prau Grande di Pompeiana) che hanno motivato il nostro voto contrario al Piano.

Ulteriore punto è stato un’ulteriore passaggio nella liquidazione della società Alpi Liguri srl, nata per gestire la costruzione e l’avvio della seggiovia di Monesi e che poi si è trovata a gestire altri compiti che non c’entravano nulla (la gestione di Villa Nobel a Sanremo, il controllo delle caldaie o altre cose che di Alpi avevano ben poco). La società si è trovata in crisi di liquidità e ora si sta preparando l’acquisizione da parte della Provincia. Si parla di un buco di quasi due milioni di euro, in massima parte non derivanti dalla gestione degli impianti di Monesi. Espresso il nostro parere di sostegno alle attività di rilancio dell’unica stazione sciistica del Ponente Ligure, abbiamo votato contro per motivi sia politici che tecnici (Fulvio Vassallo infatti ha proposto nel primo intervento un’altra modalità di liquidazione più lineare).

Approvati dalla maggioranza con la nostra astensione gli altri tre punti discussi (piano di bacino dei torrenti Borghetto e Vallecrosia, piano di bacino del torrente Nervia e il programma degli incarichi di collaborazione autonoma per il 2011). Una pratica relativa al Forte di Santa Tecla è stata ritirata dalla discussione.

Come prima serata è stata una bella botta, ma a parte questo non posso che dire che sono esaltato e pieno di voglia di fare. Avrò bisogno di ancora qualche tempo per conoscere meglio tutti i meccanismi, anche se avrò il mio bel da fare visto che tutti i consiglieri e assessori che ho sentito parlare ieri hanno una preparazione davvero invidiabile.

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