CS: Sappa senza maggioranza su Villa Magnolie

Durante il consiglio provinciale odierno, per l’ennesima volta la maggioranza della Giunta Sappa non è stata in grado di garantirsi il numero legale e solo la responsabilità dell’opposizione (PD, IDV, SEL) ha garantito il regolare svolgimento della seduta ed il rispetto delle scadenze sullo scioglimento di Villa Magnolie spa.

In concreto, la conclusione della procedura di liquidazione della società Villa Magnolie Spa si potrà attuare oggi solo grazie al senso di responsabilità dei consiglieri di minoranza presenti, ovvero Barbagallo, Lanteri e Panetta del PD, Balloni dell’IDV e Ormea di SEL. Si ribadisce quindi il significato politico di una pratica portata a termine nonostante una maggioranza poco presente e che non sembra onorare come dovrebbe i propri impegni amministrativi.

Restano però grandi ombre su tutta la vicenda: rimane infatti alla collettività un’immobile a uso scolastico del valore di circa 5 milioni di euro a fronte di mutui per oltre nove milioni, lavori effettuati per quasi due milioni di euro e la preoccupante incognita di quanti lavori siano ancora necessari. La fredda matematica ci segnala che ogni singola aula è costata quindi più di un milione di euro. Anche il parere dei revisori dei conti suggerisce di verificare eventuali azioni risarcitorie. Da aggiungere che Villa Magnolie spa ha scaricato sul bilancio della Provincia negli ultimi 3 anni oltre 750.000 € di perdite.

Unico aspetto positivo: il fatto che si riesca a chiudere in chiarezza una vicenda fortemente simbolica di un passato politico che dobbiamo metterci alle spalle.

I Consiglieri Barbagallo, Lanteri e Panetta (PD), Balloni (IDV) e Ormea (SEL)

L’estate sta finendo

Un po’ tutti stiamo finendo di ricaricarci le pile in vista di quello che si preannuncia chiaramente come un lungo e impegnativo inverno.

Le nuove amministrazioni si sono insediate e hanno da subito dovuto far fronte a difficili situazioni, amministrative, organizzative, di bilancio e molto spesso anche sociali e umane (anche se come sempre succede questo non fa notizia).

Dall’altro lato c’è il segnale positivo di diverse multinazionali importanti che anche in un momento di crisi stanno valutando il possibile insediamento a Ponente. Anche l’imprenditoria si è resa conto che è cambiata l’aria e i metodi e credo che sia un segnale davvero importante e speriamo ci sia davvero la possibilità di avere nuovi posti di lavoro.

Nel contempo è saltato per aria un sistema politico in Italia e a Ponente e il centrosinistra ha il dovere di fornire risposte adeguate ai cittadini che qui hanno finalmente deciso di fare a meno di Scajola e Berlusconi. Di conseguenza, il PD dovrà nei prossimi mesi riorganizzarsi e strutturarsi per essere all’altezza di questa sfida politica.

Come consigliere provinciale eletto, rappresento attualmente una specie in via d’estinzione, visto che ormai la gran parte delle provincie sono sciolte. Credo però sia comunque necessaria una visione di area vasta, che favorisca la collaborazione e la cooperazione tra diverse amministrazioni – che al 90 % non hanno da sole le risorse e le capacità per risolvere davvero i problemi più strategici. Un partito deve accompagnare queste amministrazioni a fare squadra e, quando necessario, saper fare scelte di lungo periodo.

Far nascere e crescere un partito di governo progressista, qui, a Ponente. Una sfida da matti, per cui credo che sia anche la mia.

PS. Ho partecipato anche io all’Ice Bucket Challenge. Un gioco a fin di bene, su cui credo siano eccessive e inutili sia le polemiche “anti” che quelle “santi subito”. Comunque, trovate tutto su http://www.aisla.it.

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