Alle farneticazioni si replica

La libertà di stampa è uno dei valori assoluti per la democrazia. Capita a volte che però un libero giornalista spari delle immani cavolate (ho già scritto cosa è successo al PdL in meno di 100 giorni e c’è chi pensa che sia il centrosinistra che abbia dei problemi…).

Ovviamente anche il titolo con cui è stata pubblicata la nostra risposta si riferisce alla strampalata teoria del pubblicista (che ricordiamo stava per essere candidato nella lista civica pro Strescino in quota “amici di Paolo Strescino”).

“Ci sembra giusto rispondere al suo articolo come Gruppo Provinciale del Partito Democratico, essendo stati chiamati in causa”. Ad intervenire in risposta all’editoriale di Gabriele Piccardo è il gruppo provinciale del Partito Democratico.

“Prima di tutto intendiamo far presente che le decisione assunte dal PD nel Comune di Imperia sono assolutamente coerenti con la linea che il partito ha elaborato all’interno dei suoi organismi. Se qualche rispettabilissimo solone,  fuori dai consessi in cui con fatica, ma con molta democrazia, si elaborano e condividono le linee politiche del partito, ha deciso di proporre percorsi politici impraticabili ciò non significa assoltamente che ci sia stata anche solo una piccola smagliatura tra la linea scelta dalla direzione provinciale, dalla segreteria provinciale, dal comitato cittadino e l’azione portata avanti dal gruppo consiliare.

Il Partito Democratico, e le dichiarazioni ufficiali rese agli organi di stampa stanno lì a dimostrarlo, ha sin da subito chiarito che dopo la votazione della delibera salva Imperia e la definizione di poche impellenti pratiche, avrebbe operato assieme alle altre forze dell’opposizione per far concludere l’esperienza del Sindaco Strescino e della destra nel Comune di Imperia. E così è stato!! Questo perchè sta nella serietà e nella dignità della nostra storia politica impedire che Imperia  passi da una infausta fase storica caratterizzata  dai metodi e dall’egemonia scajoliana ad una fase analoga occupata e condizionata dagli uomini della ex Alleanza Nazionale, emuli senza ritegno degli stessi metodi e dello stesso modo di concepire la politica (il caso Di Marco è sconvolgente in tutta la sua evidenza) di coloro che, per una mera resa dei conti interna, vogliono sostituire.

Il Partito Democratico non fa da stampella a nessuno tantomeno ai sedicenti nuovi (si fa per dire) tribuni che credono, presuntuosamente, di essere gli unici interpreti del sentimento dei cittadini di Imperia. In secondo luogo condividiamo la Sua analisi di evidente corresponsabilità politica tra Sappa e Strescino (e anche di Paolo Calzia) e proprio per questo motivo ne abbiamo chiesto le dimissioni. Siamo pronti a dimetterci nello stesso modo accaduto ad  Imperia se si realizzeranno le stesse condizioni, ovverosia se una parte cospicua del centro destra deciderà di seguirci, ben sapendo che NON si andrebbe mai più a elezioni provinciali a  causa dell’attuale riordinodegli enti locali.

Le dimissioni della minoranza, Lei ci insegna, non porterebbero alla caduta della Giunta Sappa, ma semplicemente all’ingresso di nuovi consiglieri di minoranza (i primi dei non eletti). In ogni caso, tale e tanto è l’imbarazzo e la paralisi in cui si trova il Presidente Sappa e la sua Giunta che davvero, se esiste ancora un po’ di rispetto per le istituzioni, è bene che si facciano al più presto da parte”.

UPDATE: intervento del Segretario Provinciale del PD Leandro Faraldi

“L’esperienza Strescino sino a qualche settimana fa totalmente identica a quella del PDL e poi improvvisamente improntata ad un cambiamento era da noi ritenuta definitivamente conclusa. Le sue dimissioni sarebbero state, anche se in clamoroso ritardo, l’unica possibilità per dare ad Imperia una prospettiva finalmente libera dalla cattiva amministrazione. 

In considerazione di ciò, pur tenendo ferma la nostra avversità alla mozione di sfiducia del PDL, abbiamo ritenuto di dover percorrere qualunque legittima via per porre fine all’amministrazione del centrodestra.
La situazione era diventata paradossale. Il Sindaco Strescino dichiarava che non intendeva dimettersi, professava il cambiamento e continuava in un’azione amministrativa incomprensibile ed anzi dannosa.

La decisione di nominare Antonio Di Marco alla presidenza dell’AST e Roberto Rommelli a quella della Imperia Yacht srl, ha premiato un vecchio modo di far politica, mantenendo in ruoli di responsabilità chi ha già dimostrato in precedenti incarichi di essere completamente organico alle decisioni, che hanno portato Imperia alla situazione di sfascio amministrativo sotto gli occhi di tutta la città.

Pensiamo che il capoluogo meriti un gruppo dirigente serio e trasparente, che sappia dare risposte chiare ed efficaci sia in relazione alla vicenda porto,sia in relazione alle numerose pratiche amministrative relative alla vita quotidiana dei cittadini.

Ribadisco che il Partito Democratico  non ha avviato nessuna trattativa né per far proseguire l’azione amministrativa del sindaco Strescino, né con il PDL per porre fine all’amministrazione Comunale.

Negli ultimi due anni, dopo aver detto in Consiglio Comunale, che si stavano perseguendo gli interessi di pochi a scapito della città di Imperia, siamo stati costretti a mandare un esposto alla Corte dei Conti, e di fronte al disastro annunciato, a dicembre 2010, proponemmo un tavolo di concertazione per salvare il porto di Imperia da noi ritenuto centrale per lo sviluppo della città, la risposta del Sindaco Strescino fu la nomina di Leone Vicesindaco!!

Le motivazioni per cui abbiamo ritenuto di porre la nostra firma sulle dimissioni dal Consiglio Comunale, non sono cambiate e sono diametralmente opposte a quelle del PDL, così come tutta la nostra azione amministrativa è stata tesa a salvaguardare gli interessi della collettività senza mai guardare agli interessi del  partito.

Oggi secondo qualcuno, per qualche posto da assessore, avremmo dovuto sostenere un Sindaco che in ruoli vari, da Assessore a viceSindaco, in stretta collaborazione con Luigi Sappa, e con la Banda degli Yes men pidiellini e leghisti, è corresponsabile dei danni provocati alla città di Imperia.

Il Partito Democratico, anche attraverso la pubblicazione del libro bianco che presto verrà distribuito in città, ribadirà in ogni sede, la responsabilità amministrativa degli uomini che hanno governato la pratica porto di Imperia e chiederà il loro allontanamento dalla gestione della cosa pubblica.

A più riprese  abbiamo chiesto le dimissioni  del Presidente della Provincia Sappa, per 10 anni Sindaco della città, e responsabile quanto Strescino del disastro amministrativo, uomo piegato al potere, che oggi, davanti alle accuse mosse dalla Procura della Repubblica e alle intercettazioni pubblicate sui vari giornali, fatica persino a licenziare il suo collaboratore in Provincia, pagato con i soldi dei contribuenti, l’ex direttore generale del Comune Calzia.

Il PD avvierà le pratiche necessarie per costituirsi parte offesa (in quanto portatore di interessi diffusi) e per richiedere un risarcimento danni a nome dei cittadini di Imperia, non per avvantaggiarsene economicamente ma per destinare eventuali emolumenti ai servizi sociali della città”.

Informazioni alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

2 Responses to Alle farneticazioni si replica

  1. (requisito dei liberi giornalisti dovrebbe essere l’uso di una lingua italiana, se non corretta, almeno comprensibile. Il giornalista in causa ne è poco fornito)

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