Campanelli d’allarme e strani fenomeni
29 agosto 2013 Lascia un commento
Sono arrivate diverse offerte da parte di diverse società per soluzioni alternative al Lotto 6. Come avevamo già detto, si devono rifare i conti e valutare serenamente se ha senso modificare il piano provinciale vigente.
Certo, ci sono da aggiungere i costi di pre-trattamento e di trasporto. spero se ne parli per bene mercoledì mattina che c’è commissione proprio su questo tema, anche se penso che ci sarebbe da parlare per ore. E che se parlerà molto di più, per lo più a sproposito.
Ci sono tre fenomeni curiosi che sinceramente non mi so spiegare.
- gli amministratori di un comune che di fronte a un piano provinciale che dicono di non condividere, propongono soluzioni “scissioniste” invece di provare a cambiare il piano provinciale
- i gestori di alcune discariche che ci segnalavano “quasi piene” che improvvisamente scoprono di avere spazio pare in seguito a un’assestamento misterioso che ha improvvisamente liberato posto ancora per alcune decine di migliaia di tonnellate di rifiuti
- la “NIMBYzzazione” di diversi manifestanti che sono recentemente passati da contrari solo al Lotto 6 (“ma noi non siamo contrari a Colli, assolutamente! è solo che siamo contro le discariche!!!”) a contrari pure all’impianto di trattamento di Colli
A me sembra ovvio che ci si debba attrezzare per una soluzione unica provinciale – non avrebbe senso avere Ceriana linda e pinta e Bajardo stracolmo di rumenta… -, che è giusto avere a che fare con imprenditori messi in condizione di perseguire interessi collettivi oltre che i propri e comunque essere consapevoli che un sistema organizzato complessivo di gestione, raccolta e smaltimento rifiuti è necessario e doveroso e che un secondo periodo di smaltimento rifiuti fuori provincia è peggio di un campanello d’allarme.