Mugugni di stagione

Con i malanni di stagione, tipo la febbre da fieno, escono pure di nuovo le polemiche anti-sagre. Alla già abbastanza ampia “bibliografia” sull’argomento uscita su questo blog, aggiungo qualche piccola considerazione.

La FIPE – ConfCommercio ha inviato una lettera a tutti i comuni, diffidandoli dal concedere in buona sostanza le autorizzazioni a svolgere sagre o altro, salvo poi rifugiarsi in corner: “hanno travisato le nostre parole” si dice citando un accordo tra UNPLI e FIPE.

Per evitare di ripetere cose già dette negli anni scorsi, vado più nel dettaglio.

1- il numero sia di sagre che di “coperti” serviti durante le stesse è in costante discesa da anni, calo più che proporzionale a quello subito dagli stessi esercenti, semplicemente perchè è molto difficile ammortizzare in poche sere l’anno gli investimenti necessari ad avere tutta l’attrezzatura a norma compresi tutti i controlli. Pertanto, il problema della concorrenza sleale è in decrescita;

2- viceversa, la qualità delle stesse e il legame col territorio di molte delle poche rimaste è in costante crescita e il rilancio di molti territori e di molti prodotti passa proprio attraverso le sagre. Un esempio stupido: sono ormai decine i ristoranti che servono rostelle come piatto base, non sarebbe accaduto se le stesse non fossero diventate di pubblica conoscenza mediante le feste organizzate dalla comunità abruzzese;

3- ormai la stragrande maggioranza degli spettacoli di musica dal vivo (sia rock pop, che liscio, che dj set) vengono offerti da queste feste, anche per obiettiva carenza degli imprenditori in grado di offrire altro di diverso dal ristoro “duro e puro” e obiettivamente quindi “tamponano” una carenza nell’offerta di spettacoli obiettivamente molto grave in una provincia come questa.

4- penso sia anche un po’ “pilatesco” mettere nel mucchio tutti e 67 i Comuni della Provincia, quando i problemi effettivi sono concentrati in poche, pochissime realtà, con cui magari non è così facile prendersela per i motivi più vari.

Info alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

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