I tre punti principali

Ho aspettato un po’ prima di scrivere le mie riflessioni sulle elezioni regionali in Sicilia, che possono essere utili credo anche per capire possibili evoluzioni di altri feudi elettorali del centrodestra. Come il ponente ligure, per capirci.

Dato uno: i feudi del centrodestra non esistono più e Rosario Crocetta è presidente nella regione che dava 61 collegi su 61 alla Casa delle Libertà

Dato due: i crescenti consensi al Movimento 5 Stelle arrivano anche perchè il centrosinistra non sa parlare nè ascoltare una parte di elettorato, e sarebbe ora di capirlo

Dato tre: non bisogna essere pavidi se si vuole essere forza di governo. La corsa solitaria e infruttifera di SEL e IDV non porta a un risultato che sia uno, nemmeno a loro stessi, e spero che tutti abbiano imparato la lezione.

Facciamo un’ipotesti di scuola:

mettiamo che in Sicilia SEL avesse deciso di appoggiare il candidato Crocetto e, vista l’assurda legge elettorale siciliana, avesse deciso di confluire nella lista civica per Crocetta.

Alcuni miei velocissimi calcoli – fatti un po’ alla veloce e semplificati – mostrano come questo avrebbe portato alla lista “rafforzata” 11 deputati regionali (rispetto ai 5 attuali), che affiancati ai 14 del PD e agli 11 dell’UDC più i 9 del premio di maggioranza, conquistando nel dettaglio nuovi seggi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Trapani.

Ovviamente tutto è opinabile, ma mi sembrano osservazioni da tenere in considerazione anche qui.

Informazioni alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

2 Responses to I tre punti principali

  1. amelia narciso says:

    Condivido la tua analisi, insisto sul punto due : la sinistra deve ricominciare a parlare e ad ascoltare quello che sarebbe il suo elettorato (la gente non aspetta altro)

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