La nuova provincia di Saveria

Pare che i tifosi della Sanremese potrebbero vedere realizzati i loro sogni, “decapoluoghizzandosi” Imperia. L’accorpamento con Savona è a questo punto inevitabile ed anzi la possibilità che non avvenga (per un buco normativo) lascia in molti terrorizzati. Nascerà quindi SAVERIA*, la nuova Provincia un po’ Savona, un po’ Imperia.

Qualche mese fa, guardate un po’ cosa succedeva.

Una macro realtà che comprenda Savona, Imperia, Cuneo e, scavalcando i confini nazionali, inglobi anche Nizza. Il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, ci ha dormito una notte sopra. Stemperata la rabbia per l’annunciata abolizione delle Province con meno di 300 mila abitanti, ha cercato di reagire con una controproposta, che ha già avuto il beneplacito dell’onorevole Scajola. Ieri ha partorito un documento condiviso dal presidente della Provincia di Imperia, Sappa, e dai sindaci di Sanremo, Imperia, Ventimiglia, Finale e Loano. Se Palazzo Nervi è destinato a sparire, meglio mettere le mani avanti, sostenendo un progetto più attuale: le Alpi Marittime. Un progetto che, secondo i firmatari del documento, dovrà essere oggetto di un referendum.

«Unire province che hanno lo sbocco sul mare a una con aziende molto forti darà sicuramente risultati proficui. Diventeremo la Svizzera del Nord-Ovest» sogna Vaccarezza. La proposta di Vaccarezza & C. acquista forza proprio perché è stato l’ex ministro Claudio Scajola a lanciarla domenica in un’intervista a Il Secolo XIX. Naturale, quindi, che ieri abbia appoggiato in pieno la proposta referendaria.

(…)

Quindi, il nocciolo del problema: se il governo ha deciso lo scioglimento delle Province di Savona e Imperia perché è obbligatoria la fusione con Genova, «un territorio a noi totalmente diverso sotto tutti gli aspetti, con esigenze e bisogni differenti dai nostri»? Per il presidente della Provincia di Imperia, Sappa, «è incomprensibile che l’unica Provincia ligure a rimanere in vita sarebbe Genova, già sede dell’amministrazione regionale e così lontana dalle esigenze e dai bisogni del nostro territorio». Altra cosa, secondo i firmatari del documento, sarebbe la super provincia delle Alpi Marittime, che fagociterebbe Imperia, Savona e Cuneo. Alle due liguri, molto simili sotto molteplici aspetti, si aggiungerebbe Cuneo che, pur facendo parte di un’altra regione, «è molto più simile a noi, come dimostrano le numerose attività comuni che ad essa ci legano e che vanno dai trasporti, al turismo, all’economia. Con il presidente Gianna Gancia abbiamo sempre lavorato con comunione di intenti». Ma non è tutto. «In questa nuova ottica è possibile anche la valutazione di un ampliamento della nostra regione alla Costa Azzurra, poiché è territorio italiano e ligure da sempre ed è con noi contiguo e omogeneo.

Diverse le reazioni dei sindaci del territorio interessato, sia che appartengano alla corrente politica dei firmatari, sia che appartengano al centro-sinistra. C’è chi frena e aspetta di vedere come sarà la manovra finale. C’è chi rivendica che la propria città, per motivi diversi, ha i titoli per diventare il capoluogo della nuova macro-provincia. Chi approva e chi è scettico.

A suo tempo gli avevamo dato dei visionari. Abbiamo perso un anno inseguendo questa (e altre) chimere, quando invece si poteva lavorare seriamente per preparare una fusione più “indolore” possibile.
* il nome SAVERIA è gentilmente concesso in uso gratuito dal cafè litteraire La Palma

Info alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

2 Responses to La nuova provincia di Saveria

  1. Violetta Profumo says:

    Finalmente Imperia non sarà più l’unico capoluogo di provincia senza depuratore.
    I problema è stato risolto nella maniera più economica possibile: eliminando la provincia!
    Geniale.
    Intanto la merda continua ad affluire nel Mare Nostrum.

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