Il gioco non vale la candela

Già qualcuno mi ha contattato per autenticare le firme per un autonominatosi “Referendum contro la Casta”, su cui non sono d’accordo e spiego il perchè.

  1. si taglierebbero una quarantina di milioni l’anno* (equivalenti a un bilancio di un comune medio piccolo) e quindi non avrebbe tutto questo grande impatto
  2. fare un referendum costa circa 400 milioni, oltre a tutti i costi indiretti per la collettività (vedi anche punto 1, per vedere quanto il gioco valga la candela)
  3. non ho capito molto bene chi c’è dietro il comitato organizzatore e ho dei forti dubbi che siano solo interessati ad accreditarsi come castigamatti o peggio a mettere le mani sui rimborsi elettorali (stimabili in circa 250.000 €, ovvero circa 5 indennità di parlamentari)
  4. ho dei forti dubbi sulla costituzionalità della faccenda
  5. non mi piace chi parla con la bava alla bocca.

Detto questo, ovvio che sono d’accordo a limitare i costi per la politica, limitando gli eccessi, ma questo mi sembra davvero il modo peggiore per farlo.

*dal sito ufficiale dei promotori: “L’indennità infatti costa ben 48.000 euro all’anno per ciascun parlamentare” – 48.000 * 945 = 45 milioni e rotti.

Info alessandrolanteri
Un ottimista che si presta a fare politica per passione

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  1. Pingback: Castigacasta | il blog di Giorgio Montanari - (ex) Consigliere Comunale PD a Imperia

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